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La ludopatia è influenzata dai casinò online? Tutte le verità sulla stigmatizzazione del gioco

Diamo uno sguardo ai recenti studi sul gioco online, su come viene pubblicizzato e sui problemi di dipendenza ad esso connesso. Tali ricerche hanno evidenziato come i sintomi della dipendenza del gioco d’azzardo raggiungano l’apice nelle prime due settimane per poi assestarsi nel tempo. In questo sp
La ludopatia è influenzata dai casinò online? Tutte le verità sulla stigmatizzazione del gioco

Diamo uno sguardo ai recenti studi sul gioco online, su come viene pubblicizzato e sui problemi di dipendenza ad esso connesso. Tali ricerche hanno evidenziato come i sintomi della dipendenza del gioco d’azzardo raggiungano l’apice nelle prime due settimane per poi assestarsi nel tempo. In questo speciale metteremo a confronto i casinò terrestri con le piattaforme online e la loro relazione con la "gambling addiction".

La dipendenza dal gioco è un forte elemento di discussione oggigiorno e esistono diverse campagne di demonizzazione del gioco d’azzardo online considerate le numerose storie di giocatori che cadono nella rete della dipendenza e perdono buona parte dei loro risparmi su internet.

Il tema, soprattutto negli Stati Uniti è molto dibattuto, ultime in ordine di tempo le iniziative di Sheldon Adelson e di molti altri esponenti politici che sono contrari e muovono accuse contro la legalizzazione del gioco d’azzardo online. Tuttavia il gambling online è stato legalizzato in diversi paesi e ciò ha portato a risvolti positivi nelle community. Ci si è impegnati nel prevenire i problemi derivanti dal gioco e si sono portate avanti azioni che potessero aiutare i giocatori problematici.

Molti studi hanno dimostrato come l’atteggiamento di opposizione alla legalizzazione da parte di Sheldon Adelson fosse infondato, poiché, vietare il gioco d’azzardo online non è una buona soluzione, considerando anche che il settore è in continua crescita dal punto di vista economico. Certo, il problema della dipendenza è molto grave e non dovrebbe essere trascurato, ma è importante educare tutti al gioco responsabile affinché venga considerato solo come una forma di intrattenimento.

Gli studi della harvard Medical School

La Division on Addiction dell’ Harvard Medical School ha studiato a lungo il fenomeno della dipendenza conducendo una serie di ricerche sulla crescita del gioco d’azzardo online e sugli effetti che produce sui giocatori. Lo studio principale si è basato su informazioni ricavate da migliaia di giocatori online attraverso alcuni dei più grandi operatori del settore, tra cui bwin.party che è uno dei brand più famoso a livello internazionale.

Lo studio ha avuto una durata di due anni e i suoi risultati sono stati coordinati da un altro studio realizzato dall’Università di Amburgo, anche se questo è stato principalmente incentrato sul poker online. A studio terminato è stato rilevato che il 95% dei giocatori usufruisce dei casinò games (slot machine, video poker, blackjack, roulette, poker) di rado e con moderazione, mentre la categoria che include il giocatore medio solo una volta nell’arco temporale di due settimane, con una perdita media del 6%.

Su un campione di 40.000 utenti, gli scommettitori sportivi, sono risultati i più assidui, con la media di una scommessa ogni quattro giorni (2,5 puntate da 5.50 dollari ciascuna di media). Per quanto riguarda il poker online, gli studi hanno dimostrato che i giocatori trascorrono in media poco meno di cinque ore ai tavoli virtuali ogni settimana, e perdono meno di un dollaro per ogni ora di partecipazione ad uno dei numerosi tornei online.

La cosa più interessante emersa è che solo una forbice che va dall’uno al cinque % dei giocatori coinvolti nello studio, ha dimostrato una accanita dedizione al gioco che potrebbe essere annoverata tra i sintomi della dipendenza. Alcuni ricercatori hanno inoltre aggiunto che il tasso di dipendenza ludopatica è rimasto più o meno la stesso nel corso degli ultimi tre decenni, anche se è diventato molto più facile per gli utenti accedervi direttamente attraverso i portali dedicati al gioco d'azzardo online.

Dallo studio è emerso come i picchi di dipendenza si sono manifestati a breve termine (15 giorni) nei mercati dove il gambling online era appena approdato, per poi stabilizzarsi nel tempo. Nel complesso, gli studi hanno dimostrato che il numero dei giocatori e di quelli problematici derivanti da casinò online non è più grande di quello provocato da qualsiasi altro tipo di gioco d'azzardo su scala terrestre.

Anzi i dati sembrano dimostrare come le sale da gioco e i mini-casinò terrestri siano maggiormente predisposti alla dissipazione del bankroll dei giocatori. Un rapporto pubblicato lo scorso anno da The Economist lo scorso anno, ha dimostrato che dei 475 miliardi di dollari persi al gioco d'azzardo nel 2013 in tutto il mondo, solo il 7 % è stato perso da giocatori al casinò online, e questo include poker online.

La ricerca condotta dall'Università di Buffalo

Il Research Institute of Addictions dell’Università di Buffalo ha effettuato degli studi che hanno sbugiardato le affermazioni di Sheldon Adelson per quel che riguarda il gioco d’azzardo online considerato, citando le sue stesse parole, “crack cocaine for gamblers”.

Lo studio, dal nome Problem Gambling-A Decade of Change, è stato progettato per misurare la variazione negli ultimi dieci anni, confrontando le risposte ottenute attraverso un sondaggio telefonico, rispetto ai risultati ottenuti da un sondaggio simile effettuato nel 2000. Dal momento che il gambling su Internet ha registrato un notevole aumento nel corso degli anni, il dott. John Welte e il suo team si sono dedicati all’individuazionedi 5 fattori importanti: :

  • Determinare le tendenze in materia di gioco d'azzardo, i comportamenti e i problemi legati al gioco rispetto all’indagine svolta nel 2000
  • Dimostrare se i problemi legati al gioco d’azzardo hanno avuto una crescita negli Stati Uniti dove vigono forme di gioco online legalizzato
  • Esaminare le relazioni esistenti tra gioco d’azzardo, alcol e droghe, comparandole con i risultati ottenuti nell’indagine del 2000
  • Verificare se tra gli utenti di betting sports e poker si sono riscontrati problemi legati al gioco
  • Testare un “modello di rishio” in base ai diversi livelli di coinvolgimento nel gioco e provare la sua possibile applicazione.

Dalla ricerca è emerso che il disporre di maggiori opportunità di gioco non ha avuto come conseguenza l’aumento del numero di giocatori con problemi e anche negli USA i giocatori sono meno problematici rispetto ad un decennio fa.

Confrontando le due ricerche, il Dr. Welte, ha dichiarato che non si sono verificati cambiamenti statistici rilevanti per quanto riguarda i problemi di dipendenza legati al gioco e la percentuale che va dal 3,5 al 5,5% è rimasta stabile. Le percentuali del gioco d’azzardo patologico si aggirano tra l’1 e il 2,4%.

Il fatto curioso è che mentre la disponibilità e opportunità di gioco sono andate aumentando in modo significativo dal 2000 in poi, i tassi di partecipazione di coloro che hanno partecipato al sondaggio, sono effettivamente scesi dal 82,2% al 76,9%. Questi dati rappresentano la percentuale di coloro che hanno preso parte ad almeno una forma di gioco d'azzardo negli ultimi 12 mesi.

Il numero medio di giorni con almeno una scommessa piazzata è sceso a 53,7 giorni l'anno da 59,9 giorni, a dimostrazione del fatto che gli utenti hanno giocato di meno. Altri studi condotti dal Dr. Welte presso l'Università hanno dimostrato che le persone che vivevano vicino a un casinò tradizionale hanno presentato una doppia probabilità di sviluppare i sintomi dei problemi legati al gioco d'azzardo. .

La domanda che ci si è posti è come mai i numeri siano rimasti gli stessi, nonostante siano stati costruiti nuovi casinò terrestri e implementati i servizi di gambling online? Il Dr. Welte ha ipotizzato due tipi di risposta: l’una ha a che vedere con la situazione economica, per cui la gente è più attenta nel gestire il proprio denaro, l’altra può essere ricondotta alla “teoria dell’adattamento”. Quando si presentano nuove occasioni di gioco, la gente è più propensa ad approcciarsi al gioco, a volte anche abusandone e avendo come conseguenza dei problemi; col tempo i giocatori si adattano e diminuiscono di conseguenza gli effetti negativi.

Aiuto e supporto sempre più facile da ottenere

Nonostante tante false credenze, l’industria del gambling sta migliorando la qualità dei suoi prodotti e ciò è dimostrato dalla diminuzione del numero di giocatori dipendenti e dalle campagne che porta avanti sul gioco responsabile.

I casinò online spesso “consigliano” ai propri clienti di giocare in maniera responsabile e di assicurarsi sempre di non puntare oltre un certo limite. I casinò terrestri, sono progettati per intrattenere il giocatore più tempo possibile, e perciò è facile che questo perda la cognizione del tempo giocando. I casinò online, invece, tramite i messaggi pop-up, incoraggiano gli utenti a prendersi una pausa dopo lunghe sessioni di gioco.

La stigmatizzazione del gambling è diminuita nel corso degli anni e ciò è dovuto anche alla crescita del settore su internet e si è potuto osservare come i giochi non causano dipendenza nell’utente medio. Esiste inoltre la nomea legata ai land-based stores e le persone che li frequentano potrebbero sconsigliare e dissuadere i potenziali nuovi giocatori a provare alcuni dei giochi. Per coloro che cominciano ad avvertire i sintomi dei problemi legati al gioco d’azzardo, che si tratti della propria vita personale che del proprio conto in banca, la soluzione è a pochi click di distanza.

Regolamentazione e controlli del gioco d'azzardo online

L'introduzione e la legalizzazione del gioco d'azzardo online nel New Jersey è stata accolta in maniera positiva sia negli Stati Uniti, che al di là dell’oceano. Dal quel momento i casinò online hanno consentito l’accesso solo ai giocatori all’interno dei confini statali e hanno visto l’introduzione di alcune limitazioni, già in vigore anche nel Bel Paese, utili a verificare la posizione e l’età degli utenti in qualsiasi momento. Durante molti mesi di attività, non vi è stata alcuna segnalazione di utenti minorenni che accedessero ai siti di gioco del New Jersey.

Il sistema permette ai giocatori di auto-escludersi, negando l’accesso dal loro PC o fissando un limite di perdite di modo che i casinò smettano di accettare le loro scommesse quando si trovano a perdere una certa quantità di denaro. I siti web adottano perciò sistemi che permettano di monitorare i giocatori e le loro abitudini di gioco al fine di intervenire laddove si riscontrino livelli di gioco “pericolosi”.

Spostandoci oltreoceano andremo a considerare gli interventi adottati dalle Commissioni che governano il gioco d’azzardo online e monitorano i regolamenti in atto al fine di fornire aiuto adeguato agli utenti che rischiano di cadere nella rete della dipendenza.

Nel Regno Unito il nuovo organismo di regolamentazione, già attivato alla fine dello scorso anno, ha dimostrato un grande potenziale sul tema e la collaborazione degli operatori ha permesso al settore di compiere molti passi in avanti. Un gruppo formato dalle più grandi compagnie di scommesse del Regno Unito ha adottato misure di prevenzione specifiche, come quella non mostrare annunci pubblicitari durante tutto il giorno, oppure di non menzionare le offerte-bonus sulle finestre pop-up dei local-store.

Gli efetti della pubblicità sul gioco d'azzardo

La Gambling Review svolta dal Broadcast Committee of Advertising Practice e dal Committee of Advertising Practice nel Regno Unito, è stata attivata nel dicembre 2014 ed ha dimostrato che nonostante il significativo aumento della pubblicità nel 2015, i regolamenti vigenti nel paese sono soddisfacenti, dal momento che hanno poco effetto sui problemi legati al gioco d’azzardo.

L’analisi dimostra che gli annunci di gioco sono efficaci, ma non hanno conseguenze sui giocatori che vanno a scommettere più del dovuto, né incoraggiano il gioco d’azzardo tra i minorenni. Inoltre il Gambling Act del 2015 si propone di proteggere e tutelare i bambini. La Gambling Commission del Regno Unito ha assicurato ai propri clienti che sarà sempre vigile e andrà a constatare che le norme vigenti assicurino ai giocatori di godere delle loro opzioni preferite in libertà, ma allo stesso tempo si farà portavoce di strutture e regolamenti.

La conclusione

Da quanto è stato detto finora, si può affermare che il gioco d’azzardo online, non comporta un aumento delle problematiche legate ai problemi di dipendenza dal gioco d'azzardo. Contrariamente a coloro che si oppongono alla legalizzazione, l’industria del gioco d’azzardo su internet cerca di aiutare i giocatori attraverso i regolamenti, le opzioni opt-out e offrono appoggio nel caso si dovessero riscontrare dei problemi.

Gennaro Donnarumma

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 8+ anni
Specializzazione: Recensioni di slot machines

Da molti anni mi occupo di tutto quanto ruota intorno al settore del gambling. Analizzo attentamente tutti le slot prima di recensirle, e cerco di scoprire tutti i segreti tecnologici di software house e operatori di gioco.

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