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Azzardo tra vecchie e nuove leggi: quale futuro lo attende?

Vent'anni fa il gioco d'azzardo in Italia visse quella che è possibile considerare una vera rivoluzione. Il 4 dicembre 2003, infatti, l'allora Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (l'ex AAMS) attraverso un Decreto Direttoriale, decise di sostituire, a partire dal 1 maggio 2004, tutti i vid
Azzardo tra vecchie e nuove leggi: quale futuro lo attende?

Vent'anni fa il gioco d'azzardo in Italia visse quella che è possibile considerare una vera rivoluzione. Il 4 dicembre 2003, infatti, l'allora Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (l'ex AAMS) attraverso un Decreto Direttoriale, decise di sostituire, a partire dal 1 maggio 2004, tutti i videopoker con delle slot collegate alla rete dell'AAMS. Di fatto, dunque, si dava il via al controllo da parte dell'AAMS sul gioco d'azzardo in Italia. 

Tale decisione maturò in un clima di forte crisi sociale. Infatti, agli inizi degli anni 2000 venne a galla la presenza di circa 800.000 apparecchi non regolamentati, spesso gestiti da organizzazioni e gruppi criminali, al fine di riciclaggio e finanziamento di altre attività illecite.

Fu per questo motivo che l'Agenzia mise a punto il primo decreto che stabiliva le regole tecniche di produzione e funzionamento delle nuove slot machine.

Vent'anni dopo la legge italiana sul gioco d'azzardo non è cambiata

L'attuale legge italiana sul gioco d'azzardo nasce da una carenza legislativa rilevata vent'anni fa e che necessitava di una soluzione. Quando l'ex AAMS mise a punto il primo decreto che stabiliva le regole tecniche di produzione e funzionamento delle nuove slot machine, nessuno poteva immaginare che vent'anni dopo quella legge sarebbe stata ancora in vigore.

Di fatto l’ex articolo 110, comma 6, lettera a) del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), ora confluito in altre normative, è tutt'oggi è il caposaldo della regolamentazione del gioco d'azzardo.

Esso è rivolto alle imprese che intendono esercitare attività con apparecchi che erogano vincite in denaro e regolamenta la messa in esercizio di ciascun apparecchio. Tale articolo ha posto la prima definizione di apparecchi d'azzardo, dichiarando che vengono considerati apparecchi «i congegni automatici, semiautomatici, elettronici (ad es. Slot e New Slot), dotati di attestato di conformità alle disposizioni vigenti rilasciato dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato e obbligatoriamente collegati alla rete telematica». Tali congegni «si attivano con introduzione di moneta metallica o strumenti di pagamento elettronico».

Altro punto importante è che, oltre a contenere una componente aleatoria (caratteristica chiave di tutte le slot machine online)  «presentano anche elementi di abilità, che consentono al giocatore di scegliere la propria strategia, all’avvio o durante la partita, selezionando le opzioni ritenute più favorevoli tra quelle proposte dal gioco».

Infine, nel suddetto articolo viene anche chiarito il costo di una singola partita, dichiarando che «il costo della partita non può superare 1 euro, la sua durata minima è di quattro secondi e la vincita massima è di 100 euro».

Il punto di Lollobrigida sulla legge italiana

Il Direttore per i Giochi dell’ADM Mario Lollobrigida, ha recentemente rilasciato un'intervista ad Agimeg, in cui ha ricordato gli avvenimenti che hanno portato alla nascita della prima regolamentazione dell'azzardo e fatto il punto anche sulle sfide future.

Come sottolinea Lollobrigida, il lavoro svolto in questi anni dall'Agenzia ha portato ad avere «sul territorio al massimo 265 mila apparecchi collegati in rete e costantemente monitorati nel regolare funzionamento dall’Agenzia».

Il Direttore per i Giochi dell’ADM ha anche sottolineato che negli ultimi anni c'è stato un rafforzamento dei controlli in relazione all’evoluzione delle truffe e dei fenomeni illeciti. Queste ultime, ci ha tenuto a precisare, sono di tre diverse modalità: «una è tesa a non permettere l’effettuazione del corretto calcolo dell’imposta, un’altra tende a ridurre quello che deve esser restituito in vincite ai giocatori; la terza effettua entrambe le cose: riduce il livello delle vincite, stabilito per legge, e contestualmente evade l’imposta. Al fine del contrasto a tutti i citati fenomeni illeciti l’Agenzia aggiorna costantemente le metodologie e gli strumenti di intelligence».

Da questo punto di vista una grossa mano l'ha data l'introduzione degli apparecchi con controllo da remoto real time. Parliamo delle videolottery che altro non sono che terminali che visualizzano una grafica di partite i cui esiti sono predeterminati da un sistema centrale gestito dal concessionario e «verificati da appositi Organismi di certificazione per il rispetto dei requisiti previsti dalla specifica norma di regolamentazione»

La "Via Italiana", il modello ibrido

Lollobrigida, nel corso dell'intervista concessa ad Agimeg, si è anche soffermato sul futuro del settore. Il Direttore ci ha tenuto a sottolineare che la «via italiana» fatta di un sistema di concessioni, «costituisce una strada intermedia tra il divieto assoluto e la liberalizzazione, soluzioni adottate per la gran parte dei Paesi».

Tuttavia, ha anche riconosciuto che, se si vuole proteggere il settore, il Governo deve adottare delle misure imprescindibili. Tra queste vi è una «concertazione tra lo Stato, le regioni e gli enti locali per la pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco».

Anche Lollobrigida, infatti, condivide la preoccupazione degli addetti al settore riguardo la troppa confusione generate dalle varie leggi regionali in materia d'azzardo.

Riguardo alle distanze dai luoghi sensibili, ci ha tenuto a sottolineare che «Anche qualora se ne dimostrasse l’effettività al fine della riduzione dei fenomeni di gioco problematico, dovrebbero essere uniformate a livello nazionale così come l’individuazione dei luoghi che possono considerarsi a rischio in relazione alla prossimità ad un punto di raccolta di gioco. È quantomeno incongruo che alcune regioni prevedano luoghi che altre non considerano e tale circostanza».

Per Lollobrigida, dunque, è necessario che tutti i protagonisti lavorino insieme per cercare soluzioni condivise: solo in questo modo il settore potrà avere un futuro.

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 6+
Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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