Il bando di gara per le concessioni relative al gioco online continua a tenere banco tra gli addetti al settore. Il governo sembra avere le idee chiare a tal proposito e ha già messo a punto una bozza di decreto destinata a far discutere. Tale bozza è stata voluta dal Ministero dell’Economia e redatta da una apposita commissione con a capo il direttore per i giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
I parametri utilizzati per la stesura del bando sono i dati ufficiali sui giochi Adm da gennaio a settembre 2023, oltre che le previsioni fino a fine anno. Sono stati inoltre presi in esame altri fattori come la spesa dei giocatori e un Ebit (Earnings Before Interests and Taxes, ovvero l'utile operativo) minimo del 15%, senza peraltro tenere conto né della disponibilità finanziaria, né della capacità di fornire le garanzie richieste da parte dei potenziali concessionari.
Ciò che gli operatori temono maggiormente è questo bando possa tagliare le gambe a diversi di loro.
Le stime Ficom Leisure
Il punto più importante della bozza è quello relativo ai costi delle concessioni che dovrebbero essere di 7 milioni di euro. Altro punto importante è che vi sarà un limite di massimo 5 concessioni per singolo gruppo e nessun limite al numero di concessioni aggiudicabili.
Secondo una stima condotta dall'advisor Ficom Leisure, le concessioni saranno assegnate ad un numero che oscillerà dalle 22 alle 27 società italiane ed estere. Inoltre, la gara, secondo quando riferisce Agipronews, produrrà un introito erariale compreso tra 154 e 189 milioni di euro.
Attualmente, secondo un’analisi condotta da Cgia Mestre in collaborazione con As.Tro, vi sono 83 società concessionarie, 53 italiane e 30 estere. Ciò significa che circa 50 società rischiano di rimanere fuori dal giro di concessioni e questo a dispetto del fatto che molto bookmakers stranieri sono disposti a investire nel nostro Paese in virtù del poderoso tasso di crescita del settore negli ultimi anni.
Del resto, che il mercato del gioco online in italia sia fiorente lo dicono gli ultimi dati. Nel 2022, la spesa online ha sfiorato i 4 miliardi (3.9 miliardi per l'esattezza) con circa 1 miliardo di introiti per lo stato e un ruolo preponderante svolto dalle slot online con soldi veri e dai casinò online italiani AAMS.
Agimeg sbugiarda le stime fatte da Ficom Leisure
Le stime fatte da Ficom Leisure sono state smentite da Agimeg (Agenzia Giornalista sul Mercato del Gioco). Infatti, l'agenzia ha potuto prendere visione di una analisi sulla gara, con riferimento all’anno 2022 dalla quale è stato possibile evincere i parametri che hanno portato alla definizione del costo di 7 milioni di euro per concessione.
Ciò ha portato a delineare un quadro ipotetico sugli esiti del bando per le concessioni online. Anzitutto il costo di 7 milioni va spalmato su 9 nove anni e quindi impatta per 778.000 euro all’anno. Ciò comporta che dei circa 90 titolari di concessione, poco meno di 60 avrebbero comunque una disponibilità economica (minimo 500.000 euro) anche dopo il pagamento dei 7 milioni di euro dei canoni di concessioni. Inoltre almeno 50 concessionari avrebbero un ricavo, nonostante i costi che si troveranno a pagare, superiore al milione di euro. Infine, sarebbero circa 40 i concessionari, nelle cui casse rimarrebbero oltre 5 milioni di euro all’anno, tolte le spese. Tale cifra scende a poco più di 30 se si alza la soglia di disponibilità economica si alza a 10 milioni di euro all’anno.
Detto in altri termini, le concessioni potrebbero oscillare da 45 a 50, dato che, ai 40 soggetti con una disponibilità di almeno 5 milioni l’anno, ci sarebbero dei grandi operatori disposti ad acquistare più di una concessione. Infine, conclude il rapporto, potrebbe nascere una specie di società tra operatori più piccoli al fine di garantirsi la partecipazione alla gara.
Come si vede, dunque, il quadro generale sembra meno fosco di quanto poteva apparire inizialmente. Occorrerà ora che questi dati rispondano alla realtà. Se queste previsioni fossero confermate, i benefici statali sarebbero maggiori di quelli ipotizzati da Ficom Leisure, dato che nelle casse dello Stato dovrebbero entrare tra i 300 ed i 350 milioni di euro.