L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha recentemente pubblicato il Bilancio di esercizio 2023. Nel documento sono state spiegate le attività di attività di contrasto e repressione del gioco illegale e le iniziative focalizzate a «promuovere attività di studio e analisi per la formulazione di proposte normative, contribuire alla realizzazione di una riforma complessiva del gioco pubblico».
Le azione di ADM
Come si legge nel Bilancio di esercizio 2023, la raccolta di gioco ha registrato un volume complessivo di 147,71 miliardi di euro con un incremento del 8,52% rispetto all'anno precedente. La spesa, invece, si è assestata 20,67 miliardi di euro, con un incremento del 1,65% rispetto al precedente anno. Un ruolo chiave in questa crescita è stato svolto dai casinò online regolamentati e dalle scommesse sportive, oltre che dagli apparecchi di intrattenimento del settore terrestre.
Per quanto riguarda il contrasto del gioco non regolamentato, l'ADM ha anzitutto rafforzato il Comitato Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale e la tutela dei minori (Co.PRe.G.I.). Questo organismo mira a coordinare l'azione sinergica tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nelle operazioni di controllo anche attraverso l'ausilio di strumenti di ultima generazione, allo scopo di «avere una migliore conoscibilità dei rischi e delle fattispecie concrete di elusione della normativa vigente in materia».
I risultati di questa azione sono stati proficui. Infatti «nel 2023 sono stati effettuati complessivamente 27.280 controlli. Per quanto concerne il divieto di gioco ai minori, nel 2023 sono stati effettuati 12.360 controlli (12.242 nel 2022) in esercizi commerciali situati in prossimità di luoghi sensibili e sono stati contestati 144 illeciti».
Gli indicatori di output per il 2023
Il documento ha svelato gli indicatori output per il 2023. Questi altri non sono che dei «termometri» che evidenziano la buona riuscita delle operazioni di vigilanza condotte dall'Agenzia. In pratica, dato un obiettivo da raggiungere, si evidenzia come questo target sia stato o meno raggiunto.
Per quel che concerne l' «Indice di presidio sale scommesse, Bingo e VLT», pari al 30%, è stato pienamente conseguito con un risultato pari al 37%. In particolare, su 6.964 esercizi censiti, ne sono stati controllati 2.577.
Per la voce «Numero di verifiche delle piattaforme di gioco on line, dei sistemi di gioco VLT, Bingo e scommesse e numero dei controlli sui criteri e sui processi eseguiti dagli Organismi di certificazione dei sistemi di gioco VLT e delle AWP», erano state previste 16 verifiche e ne sono state condotte 20. Per il «Numero di siti web con offerta di gioco illegale inibiti nell’anno», sono stati inibiti 492 siti web con offerta di gioco illegale a fronte di un target pianificato di 210.
Infine, la voce «Numero di esercizi sospesi per effetto dell’attività di contrasto al gioco ai minori», ha visto la sospensione di 35 esercizi a fronte di un target prefissato minore di 40.
Obiettivi futuri dell'ADM
Il Bilancio di esercizio 2023 traccia anche un quadro programmatico per quel che riguarda le sfide future dell'Agenzia. Il documento infatti, sottolinea come «con la telematizzazione delle procedure e degli istituti doganali, ad esempio, l’Agenzia potrà assicurare un’offerta migliore dei servizi per gli utenti e al contempo effettuare maggiori controlli di qualità in porti e aeroporti».
Senza dubbio uno dei passi più attesi è quello del riordino del gioco terrestre. La stessa Agenzia sottolinea che, una volta effettuata questa azione si potranno avere più strumenti per tutelare i soggetti a rischio, riuscendo a bilanciare la valorizzazione del settore dell'azzardo alla tutela del principio di legalità.
Per questo, di chiude affermando che «le attività di regolazione, presidio e controllo nei settori di competenza dell’Agenzia saranno condizionate dagli effetti che produrranno le proposte normative nei settori delle dogane, dei giochi pubblici e delle accise, in attuazione della delega fiscale, nonché della legge di bilancio». Un modo per responsabilizzare anche il Governo e richiamarlo ai suoi doveri in materia di regolamrentazione di un settore che deve comunque essere tutelato.