I casinò terrestri sono in grossa difficoltà a causa della concorrenza dell'online. In un recente intervento sul magazine GiocoNews, Ricardo Chi Sen Siu, professore associato in Business economics al Department of Finance and Business Economics all'Università di Macaoha fatto il punto sul 2024 del settore, analizzando le sfide future del settore, con un occhio di riguardo al casinò di Macao.
Il 2024 dei casinò di Macao: la ripresa guidata dalla diversificazione
Secondo Siu, il 2024 ha visto una ripresa del turismo da parte del casinò di Macao che dovrebbe chiudere l'anno con un un fatturato lordo di gioco (Ggr) di circa 225-230 miliardi di pataca di Macao (poco meno di 30 miliardi di euro). La proiezione è superiore alle aspettative del Governo che aveva stimato un fatturato di circa 216 miliardi di pataca di Macao.
Siu afferma che il casinò di Macao stia operando una campagna di diversificazione. «Attraverso il recupero delle entrate lorde di gioco l'industria (i cosiddetti resort integrati, Ir) soddisfa le proprie responsabilità per supportare l'espansione del turismo non legato al gioco nell'economia di Macao», ha dichiarato. Ricordiamo che i resort integrati sono strutture turistiche che combinano alloggi, ristoranti, centri benessere, sale giochi e altre strutture ricreative, offrendo ai visitatori un’esperienza completa e diversificata.
Siu crede che, nonostante il boom dell'online, i casinò non spariranno «poiché l'espansione del gioco online e dell'intelligenza artificiale non può sostituire il turismo fisico, i casinò terrestri possono offrire una sorta di intrattenimento 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per i turisti».
Questa analisi va a inserirsi in un trend sempre più diffuso di cambiamento del settore.
Omnicanalità (sempre più diffusa) è l’uncia speranza di sopravvivenza dei casinò terrestri
Della situazione dei casinò terrestri si è occupato anche l'analista di gaming, Mauro Natta, che ha voluto sottolineare come il futuro del settore terrestre debba per forza di cosa passare per una trasformazione. Secondo Natta è un bene che molte case da gioco si stiano aprendo ai giochi online, anche se in ritardo. La omnicanalità è infatti l'unica strada, a suo parere, per uscire da una imbuto che rischia di diventare sempre più stretto. Senza una nuova linfa, Il rischio è infatti quello di un «calo delle entrate tributarie per gli enti proprietari, dell’occupazione nel campo specifico e dell’indotto».
Ormai l'omnicanalità è l'unica speranza di sopravvivenza dei casinò terrestri, perché sono cambiati i gusti dei giocatori. Oltre all'online, va segnalato il boom dei giochi americani (come, ad esempio, il Texas Hold'em) a discapito di quelli europei (come la roulette francese).
Come ha fatto notare Siu, in Giappone entro il 2030 aprirà il primo resort integrato (includendo il gioco da casinò), mentre «il governo thailandese è attualmente impegnato a legalizzare il gioco da casinò come strategia per promuovere il turismo locale».
Ciò significa che i Paesi europei devono darsi una mossa per non rimanere indietro. Un esempio virtuoso, da questo punto di vista, è rappresentato dal Casinò di Saint Vincent cheha effettuato negli ultimi anni alcune scelte strategiche che si sono rivelate vincenti, la pùi importante delle quali è stata la riconversione in un centro turistico anche grazie al Grand Hotel Billia che ha aperto prospettive interessanti di crescita. A maggio di quest'anno l'incasso per la casa da gioco è stato di circa 5.269.556 euro, con una crescita di 152.020 euro (più 3%) rispetto allo stesso mese del 2023. Questo incremento è dovuto soprattutto ai giochi da tavolo che hanno incassato 2.260.037 euro (più 15%). Nello stesso periodo il Grand Hotel Billia ha fatto registrare introiti delle vendite dirette pari a 473.372 euro, il 96% in più rispetto allo stesso mese del 2023.
Questi dati dimostrano che i casinò terrestri possono ancora dire la loro nel mondo dell'azzardo, ma non devono aver paura di ricercare nuove strade.