Password, sempre più password. L’ambiente digitale ce le impone per motivi di sicurezza, ma i progressi della biometria hanno fatto sì che non fosse più necessario memorizzarle tutte nella nostra testa. Nei prossimi anni assisteremo ad una rivoluzione copernicana che prevederà l'applicazione di tali sistemi nella nostra vita quotidiana che modificherà usi e costumi dell'uomo, anche nel gambling
Immaginate per un attimo che, per sbloccare il vostro smartphone o effettuare il login in una piattaforma di casinò games e slot machine online, dovreste tracciare la vostra firma in aria. O che per realizzare un’operazione bancaria o un ricarica del vostro conto su internet un dispositivo dovrebbe riconoscere e verificare le caratteristiche del vostro iride. Situazioni all'apparenze fantascientifiche che potrebbero diventare reali grazie alla biometria, una tecnica che serve per identificare le persone, la cui origine risale al XIV secolo, in Cina. Qui i mercanti per identificare i bambini imprimevano i palmi della loro mano su carta con inchiostro.
Anche se quello dell’impronta digitale continua ad essere il metodo più usato, si stanno scoprendo altre strategie più interessanti. Le previsioni sono così incoraggianti che la società di consulenza ABI Research ha stimato che il mercato genererà un business di 30.000 milioni di dollari entro il 2021. La crescita sarà sostenuta soprattutto dal settore elettronico e dalle banche, anche se altri segmenti, come la telefonia o i controlli doganali, giocheranno un ruolo importante per il fatturato di questo nuovo segmento.
Ovviamente interessati al futuro di questa innovazione tecnologica troviamo la maggior parte dei casino online AAMS, tra cui Starvegas, Merkur Win e Leovegas, da sempre in prima fila nella corsa alla sicurezza digitale dei propri clienti attraverso metodi di pagamento sempre più sicuri e con modalità di transazione dei fondi sistematicamente sotto controllo e criptate.
Il prossimo futuro
“All'interno del variegato mondo della biometria, ci sono sistemi molto avanzati che permettono di avere una visione completa di ciò che diventerà la tecnologia nel futuro”, spiega Carmen Sànchez, professoressa e direttrice del Grupo de Biometrìa, Biosenales y Seguridad dell’Università Politecnica di Madrid. In questo senso, una delle linee di ricerca cui è alla guida, è quella riferita alla “firma in aria”, “Una tecnica innovativa che consiste nell’identificare l’utente attraverso una firma in aria realizzata col suo telefono cellulare”, spiega la dottoressa.
La tecnica è considerata molto sicura, poiché la stampa che ne risulta, tiene in considerazione fattori come la velocità, i giri della mano o la tendenza ad alcuni tic, particolarmente difficili da imitare. Così, insieme all’app per Android OSiguard, quando si tenta di riprodurla, si attiva un allarme che suonerà fino a quando non plasmeremo la nostra. Per micro-pagamenti, spese e transazioni, la “firma in aria”, fornisce possibilità di grande interesse.
Un’altra opzione è l’analisi del movimento, in grado di rilevare se una persona con problemi si salute sta correndo qualche pericolo, (come il caso di anziani incorsi in una caduta) e la tecnica dell’iride, “ampiamente diffusa e sottoposta a diversi studi, che permette altissima precisione nelle varie dimostrazioni”, sottolinea Sànches.
Sánches mette inoltre in evidenza lo sviluppo di una tecnica relazionata con l’odore del corpo, che “permetterebbe di identificare un possibile cancro, come quello al colon, analizzando l’alito della persona esaminata, così come la leucemia attraverso le particelle rilevate a temperatura ambiente”.
Sistemi più sicuri
Il settore della biometria sta crescendo esponenzialmente negli ultimi mesi, grazie al miglioramento nella affidabilità dei sistemi sperimentati con gli accessi, che fa sì che molti settori ricorrano alla biometria per autorizzare o limitare l'accesso a date strutture. Comfort e sicurezza si uniscono tra loro essendo molto probabile che nei prossimi anni le chiavi, le tessere e i codici finiranno per scomparire.
“Il controllo e la gestione che permette la biometria non la offre nessun altra soluzione in cui i rischi sono molto evidenti, come ad esempio lo scambio di identità”, ha affermato Nuño Azcona, direttore generale di B+Safe.
Parlare di biometria significa fare riferimento a settori di sicurezza presenziali e sistemi di controllo come quelli aeroportuali. In questo scenario, ad esempio, si stanno elaborando metodologie di riconoscimento facciale, una tecnica che deve limare alcuni dettagli come “l’illuminazione, la postura dell’individuo o la qualità dell’immagine”, spiega Javier Ortega, professore della Scuola Politecnica Superiore dell’Università Autonoma di Madrid e direttore del gruppo di riconoscimento biometrico AVTS, tecnica già adottata nel settore del gambling per riconoscere i giocatori inseriti nella famigerata blacklist dei casinò americani, un esempio su tutti quello del Mirage Hotel & Casinò della Strip.
Alcuni dei suoi lavori più interessanti riguardano le banche e la salute. Si è occupato di un progetto dell’autenticazione biometrica della firma scritta su uno schermo attraverso la CecaBank, e di altri progetti basati sull’identificazione preventiva di malattie neurodegenerative attraverso lo studio dell’evoluzione della scrittura nei pazienti. Quali possono essere le altre applicazioni della biometria nei giorni nostri? “Ad esempio in un ambiente domotico l’apertura delle porte o la gestione dell’illuminazione, la climatizzazione, gli elettrodomestici; in una automobile, l’apertura e la messa in moto, o una gestione funzionale attraverso la voce; in una città intelligente l’illuminazione pubblica o la gestione dei rifiuti”
Senza dimenticare la l’acquisto di un biglietto della metro applicando la geometria della mano, o quella di pagare attraverso il cellulare o un altro dispositivo attraverso l’impronta digitale. È il caso dell’Hotel Ushuaia di Ibiza Beach che propone ai suoi clienti il servizio PayTouch, senza ricorrere a carte di credito o denaro contante, sistema adottato anche in diversi casinò resort di Macao, Las Vegas e Atlantic City..
Questione di affabilità
Partendo dal presupposto che gli esseri umani possiedono caratteristiche uniche e inimitabili, qualsiasi sistema biometrico possiede un suo indice di sicurezza. “La qualità o il degradamento dei campioni acquisiti, l'interoperabilità tra sistemi diversi, l’invecchiamento dei soggetti, o gli attacchi di spoofing che un sistema potrebbe ricevere, sono problematiche che teniamo sempre in considerazione cercando delle soluzioni”, conclude Ortega.
Tutte queste difficoltà si vanno dissolvendo, così che la biometria si configura come il miglior sistema di sicurezza del futuro per la sua importante capacità identificativa.