L’Italia è in piena emergenza: dopo lo scoppio del Covid-19, l’ormai celeberrimo nuovo Coronavirus, che ha reso il nostro Paese il primo per contagi in Europa, ora trema tutta l’economia per le stime del Fondo Monetario Internazionale. L’Italia registrerà un clamoroso, quanto inatteso nonostante prime stime non proprio confortanti, 0% in termini di crescita e miglioramento della già precaria situazione economica. Si tratta della ipotesi migliore, perché le cose potrebbero finanche peggiorare a fronte di una crescita per il 2021 dello 0,5%.
Così è anche in tutto il mondo, con l’economia cinese che su tutte sta pagando uno scotto chiarissimo. Mentre cominciano a contarsi i danni, più settori dell’industria nostrana stanno accusando flessioni e drastici cali. Va da sé che il danno peggiore tocchi alle zone cosiddette rosse, quei territori, dalla Lombardia al Veneto, più percossi dall'ondata del virus.
Gli effetti, purtroppo, si stanno facendo sentire anche su un settore come quello del gioco d’azzardo, escludendo il settore dei casino online, che in Italia già di per sé sta vivendo da circa un triennio un periodo di crisi. Il 2020 doveva essere l’anno del riordino, quello della risalita del settore, quantomeno di uno stop alla crisi in atto, quella acuita a maggior ragione da Decreto Dignità e stellari aumenti del PREU, giunto a cifre record proprio nello scorso mese di febbraio, quando del virus ancora non c’era ombra.
Ora, invece, il virus ha colpito: secondo le ultime indiscrezioni circolanti, soprattutto dal settore apparecchi, comprendente Slot Machine e VLT, nella zona rossa le conseguenze sul gioco finora sono state pesantissime. Il calo, nella sola Lombardia, è del 50%, in seguito all'ordinanza che sul suolo lombardo limita l’accesso ai luoghi pubblici, ove chiaramente sono comprese sale da scommessa e sale slot. Il danno maggiore per l’industria viene proprio da quella regione che è stata, stando ai dati del Libro Blu 2018, leader per spesa e incassi nel mondo del gioco e che da sola rappresenta il 19% del totale nazionale, seguita da Campania e Lazio. Le misure adottate dalla Lombardia, per contenere il virus, comprendono l’inibizione dai locali notturni e da qualsiasi altro esercizio a sfondo di intrattenimento, dalle 18 alle 6. Nei 15 Comuni della "zona rossa", la raccolta di gioco è pressoché azzerata. In Emilia-Romagna e Veneto il calo invece è considerevole ma “contenuto”: dal 30% emiliano-romagnolo al 40% veneto.