Nuove misure da parte del Governo per far fronte all’emergenza Covid-19: col Decreto Agosto entrano in gioco tante novità e soprattutto emerge una cosa in maniera chiara e netta: l’Esecutivo sa che il comparto dei giochi esiste e che ha bisogno di una serie di soluzioni ad atavici problemi da affrontare ora.
Nel nuovo Decreto dunque tanto spazio al comparto del gioco pubblico, seppur si tratti solo di una bozza per il rilancio dell’economia e sia sempre soggetta a possibili cambiamenti. Quel che però emerge è incoraggiante. Anzitutto perché nelle intenzioni dell’Esecutivo c’è la volontà di dare nuovi ed ulteriori poteri all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: obiettivo dichiarato quello di contrastare e controllare sempre più il fenomeno dell’evasione fiscale all’interno del settore.
Inoltre si va verso l’introduzione delle ticket redemption, quei ticket che restituiscono ai giocatori dei punti. Si tratterebbe di una gran bella innovazione, la stessa che ha permesso ad una nicchia particolare di operatori di poter continuare a garantire, in questi anni, forme di puro intrattenimento ai giocatori. Si tratta peraltro dell’unica alternativa di gioco a quella con vincita in denaro, e dovrebbe forse rientrare con più importanza negli interessi dello Stato per la tutela dei giocatori.
Due legislature dopo, il gioco sembra tornare al centro di un interessante dibattito. E la speranza è che non si seguano i precetti della Riforma Giorgetti, che introduceva sulla carta una riforma-sanatoria sugli stessi apparecchi da gioco rivolti ai bambini e alle famiglie, poi finita nell’anonimato e rimasta in Parlamento sul banco dei lavori in corso mai completati.
Con la Riforma Giorgetti poi è slittato anche il riordino generale dell’intero comparto dei giochi pubblici, del quale non si è parlato nel corso degli Stati Generali dell’Economia ma che è stato appena accennato dall’Atto d’Indirizzo sottoscritto da Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia, per il prossimo triennio. Ora, con questi piccoli segnali, si torna a sperare. Si tratta di pochi aggiornamenti tecnici e burocratici ma il Decreto Agosto ha messo in luce un’altra novità assoluta, quella però decisamente più importante. Ovverosia lo Stato è tornato a parlare di giochi, delle problematiche del comparto e della necessità di trovare delle soluzioni. Una autentica presa di coscienza, significativa dopo anni di tacita omertà e disinteresse, col gioco sulla bocca di tutti e sempre nell’albo dei nemici.
Un anno 2020 che non smette di stupire: prima il Covid-19, il lockdown e il crollo del settore fisico con conseguente esplosione dell’online. Poi i segnali del Decreto Agosto, con l’autunno ormai incalzante alle porte: la speranza è che si decida di seguire la via delle riforme, magari partendo proprio dal presupposto del riordino, archiviato ma, finalmente è certo, non dimenticato. Lo stesso Pier Paolo Baretta, sottosegretario ai giochi, ha più volte annunciato di voler trovare la via per una definitiva mediazione con gli enti locali che possa riportare una stabilità duratura al settore.
Il Coronavirus non avrà reso migliori gli italiani, ma ha creato di nuovo i presupposti per una cosa fondamentale, unica chiave per il futuro: quella del dialogo, del confronto tra lo Stato e le amministrazioni, gli enti, le associazioni. Un piccolo passo, che sa tanto di prossime novità in arrivo.