Generale

La diffusione del gioco in Italia nell'ultimo biennio

In data 15 dicembre si è tenuto alla Camera dei Deputati un incontro che ha visto la presentazione dell’inchiesta sulla diffusione del gioco in Italia realizzata dal Gruppo Gedi e Dataninja.Il database interattivo elaborato dal gruppo editoriale raccoglie tutti i dati sul gioco in Italia, si propone
La diffusione del gioco in Italia nell'ultimo biennio

In data 15 dicembre si è tenuto alla Camera dei Deputati un incontro che ha visto la presentazione dell’inchiesta sulla diffusione del gioco in Italia realizzata dal Gruppo Gedi e Dataninja.

Il database interattivo elaborato dal gruppo editoriale raccoglie tutti i dati sul gioco in Italia, si propone come strumento che mette in luce dati concreti e in grado di “fare un’informazione puntuale sul settore, basata sui dati e non sui punti di vista", ha spiegato il direttore editoriale Roberto Bernabò. Verrà messo a disposizione di tutti, cittadini, enti locali, sindaci, amministrazioni comunali e giornalisti.

Abbiamo voluto fare questo lavoro complesso, si tratta di uno strumento a disposizione di tutti su un tema di grande impatto sociale. È il frutto del lavoro di molte persone. L’obiettivo è che anno dopo anno questo database possa essere aggiornato. Alla fine di quest’anno puntiamo ad avere i dati del 2017, e anno dopo anno vogliamo implementarlo sempre di più”, ha ribadito il direttore.

L’inchiesta raccoglie dati totali sulle macchinette presenti in ogni comune e sulle giocate per comune parametrati rispetto a popolazione e reddito confrontati su due anni: 2016 e 2015. Si tratta di informazioni che nella loro totalità non sono mai state messe a disposizione. Per tale ragione è stato creato il database ricercabile per comune, a consultazione gratuita, che permette di trovare e leggere dati su tutte le città italiane. Per ogni comune viene fornita una scheda con visualizzazioni grafiche di facile e intuitiva comprensione. È possibile mettere a confronto due comuni. Inoltre, sono a disposizione mappe e grafici, sia a livello provinciale che regionale i quali descrivono il fenomeno slot in relazione a giocate e reddito pro-capite.

La top 5 delle regioni dove si gioca di più

Dai risultati dell’inchiesta, presentati dallo stesso Bernabò, emerge che la Lombardia è in testa alle regioni in cui si gioca di più, nel 2016 hanno giocato di più in assoluto su slot machine (dette anche New Slot e Aep) e videolottery (Vlt), seguita da Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia, Liguria. Lo scorso anno la raccolta in regione ha superato i 10 miliardi (10.383.102.030), a fronte di una popolazione di 10 milioni di persone (10.019.166). Più di 5 miliardi e 310 milioni sono stati incassati dalle slot, altri 5 miliardi e 72 milioni dalle Vlt. La Lombardia conta in totale 64.049 apparecchi (54.241 slot e 9.808 Vlt) ed è anche quella in cui la spesa pro capite è più alta: oltre 1000 euro a testa spesi in slot machine.

Per quanto riguarda la regione Lazio, seconda in classifica, sono stati spesi 5 miliardi e quasi 125 milioni tra slot e Vlt (ripartiti quasi equamente tra i due tipi di apparecchi) su una popolazione che sfiora i 6 milioni di abitanti (5.898.124) e che può giocare su 40.609 apparecchi (33.649 slot e 6.960 Vlt).

In Veneto nel 2016 sono stati giocati più di 4 miliardi e 662 milioni tra slot e videolottery. Quattro milioni e 900mila gli abitanti del Veneto che contano 35.088 apparecchi (29.860 slot e 5.288 Vlt). Segue l’Emilia Romagna con 4 miliardi e oltre 511 milioni spesi quasi equamente tra slot e Vlt che sono in totale 32.416 (27.098 slot e 5.318 Vlt) su una popolazione di circa 4 milioni 448mila persone.

In Campania, quinta in classifica, sono stati spesi 3 miliardi 868 milioni su una popolazione di 5 milioni 839mila abitanti.

Le prime 5 regioni per spesa pro-capite

La Lombardia è subito seguita dall’Emilia Romagna (1.014 euro a testa) che però ha meno della metà degli abitanti. La spesa pro capite è alta anche in Abruzzo (terza in classifica) dove si spendono 954 euro a testa; in quarta posizione il Veneto con 950 euro pro capite ed in quinta la Toscana con 898 euro a testa spesi in slot machine. Tra le regioni in cui si è registrata una spesa spesa pro capite più bassa rientra la Sardegna: 662 euro di raccolta a testa a fronte di una presenza di macchinette pari a 8,5 a testa.

Prato è la provincia italiana con la più alta spesa pro capite per slot machine, 2377 euro, più del doppio delle altre province toscane. Non solo, è la provincia italiana con la più alta spesa pro capite in assoluto.

Il dato di giocata pro capite più alto in assoluto si è registrato a Caresanablot, provincia di Vercelli: sono stati spesi ben 24.228 euro a testa a fronte di una popolazione che conta appena 1.133 abitanti. La spiegazione è riconducibile alla presenza nel paese di una grande sala slot e giochi, “Las Vegas”. Il comune inoltre, è attraversato da una statale che collega tre province: Vercelli, Novara e Biella. La sala giochi di Caresanablot è dunque meta dei pendolari del gioco.

Gennaro Donnarumma

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 8+ anni
Specializzazione: Recensioni di slot machines

Da molti anni mi occupo di tutto quanto ruota intorno al settore del gambling. Analizzo attentamente tutti le slot prima di recensirle, e cerco di scoprire tutti i segreti tecnologici di software house e operatori di gioco.

Questo website utilizza cookie

Utilizzando il nostro sito web, si acconsente all'uso dei cookie anche di terze parti. Per saperne di più, leggi il documento Utilizzo dei Cookies.