Come al solito, non è autunno senza Enada, per il settore gioco pubblico italiano. Da martedì 8 ottobre a ieri, giovedì 10, a Roma, si è tenuta l’autunnale rassegna fieristica, giunta alla sua quarantasettesima edizione, per una tradizione ormai longeva che si rinnova di anno in anno nonostante le attuali e sempre più crescenti difficoltà che il settore del gioco si ritrova ad affrontare.
Una crisi per ogni fiera, aspettando la rassegna primaverile di Enada, in quel di Rimini. Il tutto, come sempre, all'insegna del dinamismo e della voglia di fare. Roma è tornata capitale del gioco e stavolta con il sostanziale contributo di Sapar, che all'interno della fiera ha tenuto la sua Mostra degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco, organizzata da IEG – Italian Exhibition Group.
In esposizione tutte le novità di questo settore, dai prodotti, alle tecnologie, ai servizi delle più importanti imprese italiane e straniere, utili ad aggiornare le conoscenze degli operatori: newslot, VLT, videogames, ma anche flippers, biliardi, calciobalilla e tutte le attrezzature del divertimento, comprese le tecnologie, i sistemi di pagamento, gli arredamenti e i servizi per sale giochi e bingo. Inoltre, una completa gamma di proposte riguardanti il gioco on line, il betting, il mobile gaming e l'offerta di gioco dei concessionari di rete. Il meglio del meglio del gambling.
Domenico Distante, numero uno di Sapar, ha letteralmente esaltato la fiera di quest’anno: “Ringraziamo tutte le aziende che hanno deciso di partecipare in un momento tutt'altro che semplice - ha detto - e proprio per questo la presenza qui in fiera è fondamentale, poiché rappresenta una vetrina che esprime le virtù della nostra azienda”. Ma purtroppo, si sa, Enada coincide spesso con il momento della stesura della Legge di Bilancio per l’anno venturo, cosa che negli ultimi tempi ha portato notizie tristi e scoraggianti per tutto il mondo del gambling, a prescindere dal Governo in carica: gli aumenti di tasse sono diventati, infatti, sempre più frequenti e non è da escludere un nuovo incremento anche per il prossimo 2020, con un PREU già alle stelle ed una tassa di possesso sulle apparecchiature che aleggia come uno spettro su tutta l’industria. Proprio per questo Sapar, nelle parole di Distante, ha voluto rivolgere un auspicio quanto più propizio per scongiurare nuove, terrificanti “sorprese” da Palazzo Chigi.
Fase di stallo del mercato e normative regionali
L’edizione di quest’anno è stata contraddistinta da una preoccupazione generale, dovuta anche ad una fase di stallo del mercato, fermo soprattutto per quel che concerne gli apparecchi da intrattenimento, ovverosia la componente prevalente dell’intero comparto. Nel corso dell’anno sono state sostituite l’80% circa delle macchine nei locali, in seguito all'aumento del PREU, che ha imposto la costituzione di nuovi giochi con un differente payout. Il quadro viene peggiorato poi allargando lo sguardo al territorio, con le Regioni che continuano a fare i loro comodi in base alle leggi statali, seppur arginate grazie all'intervento delle associazioni in diversi territori, come Puglia, Veneto, Abruzzo. Restano casi scottanti e, per ora, da risolvere, quelli di Piemonte ed Emilia-Romagna, ove vigono restrittive leggi, da ormai un biennio. Dall'Emilia, però, arrivano buoni riscontri, dopo l’attività propositiva avanzata da Sapar e As.Tro nei confronti della giunta regionale: l’obiettivo resta sempre quello di preservare le imprese.
Questione riordino
Spazio anche alle discussioni sul nuovo Governo, in attesa della delega ai giochi da assegnare ad uno dei tre sottosegretari del MEF. E poi la questione riordino, con la necessità, sottolineata da Sapar nelle parole di Distante di “raggiungere un testo unico dei giochi perché è l’unico intervento che rimetterebbe in sesto il comparto”. Trova spazio anche il comparto dell'amusement, il settore meramente di intrattenimento, che ha trovato nuovi slanci anche grazie al Roma Amusement Show, evento parallelo ad Enada.
Difese del gioco legale e dialogo con le istituzioni
Tutta la fiera si è sorretta sul binomio “difesa del gioco legale” e “dialogo con le istituzioni”, presenti comunque in fiera nelle persone di Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera, e Luigi Vitali, Senatore. Nel convegno iniziale, a questo proposito, Domenico Distante si è rivolto allo Stato, chiedendo un confronto e auspicando il dialogo: “Questa volta non sopporteremmo ulteriori innalzamenti, se cambiasse il payout non possiamo sostituire il parco macchine ancora. I numeri del settore sono quelli ed abbiamo cercato di spiegarli!”
Danno erariale, questione occupazionale e contrasto ludopatia
Il segretario dell'Utis, Stefano Sbordoni, invece, ha parlato del danno erariale prodotto dal 2017 quando, a seguito della Conferenza Stato Regioni, non venne applicato il riordino: “Il gioco c’è e ci sarà sempre. Faccio un appello alla politica che ci rappresenta perché l'abbiamo scelta per amministrare e organizzare la nostra nazione. Dobbiamo conquistare sempre maggiore credibilità smarcandoci dalle polemiche di basso livello in cui siamo stati coinvolti. Ridiamo dignità di authority a chi viene ormai appellato come regolatore”.
Italo Marcotti, vicepresidente di Sistema Gioco Italia e numero uno di Federbingo, ha parlato invece della questione occupazionale, sottolineando come a rischiare sono centinaia di migliaia di lavoratori: “Ci hanno detto che sono posti di lavoro che possono essere persi e che rinasceranno in altri settori di cui, però, non abbiamo traccia”.
Gli ha fatto eco Gennaro Parlati (Acmi), parlando invece di come il contrasto sui giochi sia una chiara intenzione dello Stato, ma solo su alcuni concetti: “La tutela del giocatore e la lotta alle ludopatie è solamente un grande bluff, una grande bufala" – ha accusato.
Le novità del settore
Molta attenzione anche ai cambiamenti, soprattutto nella giornata del 9 ottobre, con i convegni “il futuro del gioco tra online e retail”, dedicato al cambiamento e le modalità dello stesso alla luce delle nuove norme e delle nuove tecnologie che caratterizzano slot machine online e casino online sicuri; e poi “Gambling&Autorità Locali: buone pratiche di gioco responsabile”, un meeting contraddistinto dalla assoluta contrarietà al proibizionismo, per la protezione degli interessi sociali, economici e infine erariali: nel convegno si è posta l’attenzione sulle evoluzioni della normativa locale adottata dalle amministrazioni regionali e comunali, la stessa che permette l’aumento del numero di amministratori disposti a comprendere il fenomeno e a cercare di regolamentarlo nella maniera più chiara possibile.
L’appuntamento, si spera con quante meno novità negative, è ora fissato per la primavera, a Rimini, dall’11 al 13 marzo 2020.