In questo nuovo numero di GDS Magazine vi parliamo dello stato di salute dei casinò online italiani dopo il primo mese del 2025, della questione Sogei e delle polemiche dopo il clamoroso blocco dello scorso 21 gennaio e dei dati relativi alle operazioni sospette che hanno coinvolto alcuni prestatori di servizi di gioco l'anno passato.
Casinò online: top & flop del mese di gennaio 2025
Per quel che riguarda lo stato di salute del settore, il mercato dei casinò online italiani si dimostra in crescita anche a gennaio. In questo periodo ha fatto registrare una spesa di 273,6 milioni di euro, valore in aumento del +15,9% rispetto ai 236 milioni spesi a gennaio 2024. La raccolta è stata di 6,6 miliardi di euro.
Analizzando le quote di mercato dei vari operatori si scopre come Lottomatica rimanga leader del settore con una quota del 30,2%. Il dato è in aumento del 7,1% rispetto a gennaio dello scorso anno. Al secondo gradino si piazza Sisal che presenta una quota di mercato dell'11,3%, mentre Eurobet chiude terza con il 7,84%. La top five degli operatori comprende anche 888 con il 7,55% e Snai con il 7,09%.
Per quel che riguarda gli altri operatori, Quigioco fa segnare un aumento considerevole (+142,1%) rispetto a dicembre 2024. Buone risposte dà anche Terrybet (+23,5%). Chi delude nelle performaces è Pokerstars. La nota piattaforma dedicata al poker segna un calo del 16,2% rispetto al mese precedente.
La questione Sogei: la proposta di Landi e degli operatori di gioco
Nonostante lo stato di buona salute del settore, gli operatori si trovano a dover fare i conti con dicerse problematiche. Una di quelle dimostratesi più urgenti riguarda la Sogei. Lo scorso 21 gennaio, un blocco di Sogei, ha causato per 10 ore lo stop della raccolta di scommesse in una giornata in cui erano in calendario le partite della Champions League, procurando enormi danni a tutti gli operatori autorizzati. Inutile dire che questo evento ha scatenato polemiche tra gli operatori, ma anche discussioni su eventuali soluzioni da cercare per evitare il ripetersi del problema.
A tale discussione ha partecipato anche Gianluca Landi, esperto del betting exchange e del trading sportivo. In una nota, Landi propone che, Adm metta giù una determina in cui venga stabilito che, qualora si ripresentasse un blocco del genere da parte di Sogei, la medesima società dovrà comunicare immediatamente il blocco ad ADM con canali prioritari ed immediati. La determina dovrebbe inoltre stabilire la possibilità da parte degli operatori di betting exchange e dei bookmakers di staccarsi momentaneamente dalla rete Sogei. Ogni operatore lavorerebbe indipendentemente dalla rete Sogei con i propri server garantendo le giocate ai propri clienti». Ricordiamo che attualmente le scommesse in Italia vanno sul server del bookmaker e contemporaneamente sui server Sogei per essere validate. Da ciò ne consegue che un blocco Sogei ferma l’accettazione di scommesse in quando non c’è la validazione ADM.
Con la soluzione proposta da Landi, invece «le scommesse andrebbero in un ambiente di back up separato senza un id ADM e senza la validazione in tempo reale». In questo modo si potrebbe continuare a piazzare scommesse. Nel momento in cui Sogei comunicasse la risoluzione del problema tecnico a ADM, i bookmaker ristabilirebbero la connessione con i server Sogei. Secondo Landi «In questa fase il sistema si potrebbe bloccare per qualche minuto che è sopportabile rispetto alle 10 ore del 21 gennaio».
La parte finale di questo processo sarebbe l'invio da parte dei bookmakers del backup delle scommesse effettuate durante il blocco a Sogei stessa che, dunque, procederebbe alla validazione.
Oltre alla soluzione di Landi, vi è anche un'altra idea avanzata da un operatore: «Quando c’è il blocco Sogei deve partire un messaggio criptato diretto sui server dei concessionari. Da quel momento si procede secondo un parametro diverso per ogni concessionario. Quando il blocco finisce, si stacca quel sistema che parte in automatico e Sogei si riprende quei dati e li integra». A questo punto si vengono a ritrovare due chiavi di lettura dentro gli id: una quella originale e l’altra quella di emergenza. E’ una cosa facile che potrebbe essere fatta in poco tempo».
Bisognerà ora trovare una soluzione condivisa che risolva un problema non da poco.
Anno 2024: quasi 10000 operazioni sospette dai prestatori di servizi di gioco
Secondo il rapporto stilato dalla UIF, tale unità nel secondo semestre del 2024 ha ricevuto 75.375 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 3,5% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Tuttavia, in tutto il 2024 le segnalazioni sono state 45.401, in calo del 3,3% rispetto al 2023. Quest'ultimo dato conferma un trend iniziato nel 2023 in coincidenza con l’obiettivo strategico della UIF volto ad accrescere la capacità selettiva dei soggetti obbligati.
Analizzando la ripartizione territoriale rileva l’aumento della quota di segnalazioni relative alla Lombardia (al 19,7%), mentre è quasi raddoppiata l’incidenza di quelle concernenti operazioni effettuate all’estero (al 2,1 %).
Milano, Napoli, Prato, Reggio Emilia e Trieste si collocano ai primi posti per numero di segnalazioni in rapporto alla popolazione.
Le segnalazioni di operazioni sospette registrate dai prestatori di servizi di gioco sono state nel totale nel 2024 9.547, suddivise in 4.697 nel primo semestre e 4.850 nel secondo semestre. (6.255 nei primi sei mesi, 5.768 nella restante parte dell’anno).