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Gioco d'azzardo: cambiare tanto per non cambiare nulla

La guerra tra il Governo e il gioco d'azzardo continua senza esclusione di colpi.
Gioco d'azzardo: cambiare tanto per non cambiare nulla

La guerra tra il Governo e il gioco d'azzardo continua senza esclusione di colpi. Ė evidente che lo scopo di questa legislatura sia quello di limitare al massimo l'azzardo. Al nuovo Decreto sull'online, che sta per entrare in vigore, si aggiunge la Manovra Economica 2025 che, con l'articolo 66, abroga il fondo ad hoc e l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave. Si tratta di un clamoroso autogol che cancella dieci anni di battaglie contro il Gap. Infatti, la legge di bilancio del 2015 aveva istituito il fondo da 50 milioni di euro e quelle sull'Osservatorio.

Attraverso la nuova legge vengono fatti confluire in unico fondo e in un unico Osservatorio tutte le forme di dipendenza, le risorse e le attività attualmente in capo all'esistente fondo e Osservatorio dedicato al Gap. Ciò significa che saranno destinate meno risorse a tutte le patologie, facendo di tutta l'erba un fascio e non tenendo conto dei diversi gradi di pericolosità delle suddette.

Secondo Balduzzi, ex ministro della Salute che dell’Osservatorio è il padre, questa è una decisione di cui «non si comprendono le ragioni, dal momento che il fondo e l’Osservatorio funzionano e svolgono compiti importanti in ordine alle patologie legate all’azzardo».

La questione dei Pvr

C'è un'altra questione che continua a creare polemiche e preoccupazione tra gli addetti ai lavori, quella relativa ai Pvr. L'iscrizione all'albo, la cui scadenza era originariamente prevista per il 18 novembre, è stata prorogata al 26 novembre, viste le tante difficoltà da parte degli operatori nel completare l'iter. L'ADM ha riconosciuto, per bocca del suo direttore Alesse, il «verificarsi di limitati problemi di accesso al portale dell’Agenzia che, pur se non continuativamente, hanno inciso sul funzionamento dell’applicativo per le iscrizioni». Tuttavia, l'ADM non ha voluto toccare il  limite di ricarica settimanale di 100 euro in contanti di ogni singolo conto di gioco online già attivo, un aspetto che rischia di penalizzare gravemente sia i siti di scommesse sportive, che i casinò online italiani.

Secondo Pasquale Chiacchio, presidente di Agsi - Associazione gestori scommesse, senza una proroga «si rischia una paralisi totale con migliaia di clienti già contrattualizzati ma non informati che, sentendosi disorientati, affollerebbero i Pvr e i negozi dei giochi legali richiedendo chiarimenti e sollevando dubbi, con una possibile fuga verso i mercati paralleli illegali».

Di parere simile è Pasquale Genovese, presidente della Uit - Unione italiana tabaccai che, pur ritenendo giusto censire i Pvr, solleva dubbi sul fatto che anche i tabaccai debbano iscriversi a tale albo, nonostante siano già censiti in quanto concessionari di Stato. Inoltre, viene fatto notare che «viene chiesto il pagamento di 100 euro per l'iscrizione per il 2024, ma di fatto per un mese e quattro giorni, introducendo un ulteriore carico economico per una categoria già vessata rispetto agli utili dell'attività che svolgono al servizio dello Stato».

Non va dimenticato poi, che il 4 dicembre ci sarà la decisione del Tar del Lazio sui ricorsi contro l'istituzione dell'albo dei Pvr. Cosa succederebbe se tali ricorsi fossero accolti a termini scaduti?

Il problema della tassazione

Ai problemi di ordine legislativo continuano a sovrapporsi quelli di natura economica. Da anni la filiera chiede un aggiornamento dell'imposizione fiscale, passando ad una tassazione sul margine, cioè come avviene per tutti gli altri segmenti del gioco e in tutti gli altri Paesi. Questo cambio di status economico porterebbe maggiori benefici sia per l'industria, che per l'Erario.

Creare un contesto sostenibile permetterebbe di operare le riforme necessarie per dare stabilità e certezze all'industria e generare anche nuove entrate, in un contesto sostenibile. Inoltre, con nuove risorse, si potrebbero anche bandire le gare per i rinnovi delle concessioni (che sono ormai prorogate da anni), riaprire lo scenario competitivo e creare nuovi fondi per il Paese e la collettività.

Tuttavia, nulla di tutto ciò si muove e, anzi, si continua ad affossare un settore che potrebbe essere una risorsa importante per le casse dell'Erario.

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 6+
Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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