Una recente classifica divulgata dal Ministero delle Finanze e relativa all'evasione fiscale ha messo in evidenza un aspetto molto interessante. Lo studio evidenzia che, nell’84% delle categorie monitorate dalle pagelle fiscali, più della metà dei contribuenti ha presentato "dichiarazioni inaffidabili". La categoria più a rischio risulta essere quella delle lavanderie, ma anche degli impianti sportivi e dei centri di assistenza agli anziani. Al contrario, le attività più affidabili sono farmacie e studi medici, con un tasso di affidabilità al 75%. Questa categorie hanno dalla loro la maggior tracciabilità dei pagamenti grazie agli sconti fiscali. Tra i professionisti, invece, chi presenta un quadro fiscale più consono sono dottori commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro, con una percentuale del 42,5%. In tutto ciò, però, un dato balza agli occhi: il gioco d'azzardo non è in classifica.
Gioco d'azzardo: una realtà a parte
Il gioco d'azzardo pubblico non compare nelle pagelle inerenti all'evasione fiscale. Come mai? Semplice: si tratta di un settore super controllato, dove ogni schedina o giocata viene registrata e quindi risulta impossibile evadere il Fisco. Va ricordato inoltre che le vincite sono immediatamente soggette a prelievo erariale e questo rende ancora più sicuro il settore. L'unico modo di evadere il Fisco risulta dunque quello di agire al di fuori del sistema, praticando di fatto illecito. Ciò significa che il gioco regolato è a prova di «fantasie fiscali».
Il paradosso è che l'azzardo è una delle industrie più virtuose del comparto italiano, ma è spesso dipinto come Belzebù. L'informazione inerente al gioco nel nostro Paese è spesso fallace e lo stesso Governo, che pur si fregia degli introiti derivanti da questa attività, lo addita come un problema da risolvere. I fatti dimostrano, al contrario, che il gioco pubblico è una risorsa da sfruttare. Se ci si riflette, inoltre, l'azzardo aiuta a reimmettere nel circuito legale, quei soldi che molti non dichiarano, dato che, chi ha più disponibilità economica, ha anche maggiori possibilità di tentare la fortuna.
L'industria dell'azzardo, le nuove opportunità di lavoro e l’assist al turismo
L'industria dell'azzardo è in continua espansione e questo crea domande anche per ulteriori posti di lavoro. Ad oggi, infatti, questo settore cerca personale qualificato in vari comparti, tra cui il servizio clienti, la sicurezza, il marketing e l'amministrazione. Allo stesso tempo vengono sempre più cercate figure come sviluppatori di software o esperti informatici per creare nuove slot machine. A questi si aggiungono le richieste per croupier e supervisori per il settore terrestre. Risulta quindi evidente che l'azzardo abbia innescato un circolo virtuoso dal punto di vista economico, di cui però non si parla. Si parla invece sempre e solo di gioco patologico e di problematiche legate al gioco, nascondendo la «parte sana» dell'industria.
L'ultimo aspetto che va considerato è come l'azzardo favorisca anche il turismo. In Italia ci sono quattro casinò che attraggono ogni anno milioni di visitatori. In generale, anche nelle regioni meno conosciute, vi sono sale gioco o piccoli casinò che possono attrarre i turisti. Inutile dire che questo finisce per tradursi per un guadagno anche per gli altri settori del paese/città dove è situata la sala gioco.
Come si può notare, l'azzardo non è il male assoluto. Ė l'informazione che si sviluppa attorno ad esso a renderlo tale. Per questo motivo è necessario che gli addetti ai lavori si adoperino per ricostruire un'immagine troppo spesso offuscata da mezze verità e disinformazione. Tuttavia, l'altro aspetto, legato alle storture che il gioco può causare, non va accantonato. Per questo motivo bisognerà aumentare le campagne di prevenzione e formazione inerenti al gioco patologico.