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Il gioco d'azzardo è pronto alla rivoluzione: tutte le novità della Legge Delega

Il neo Governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di restaurare il comparto del gioco d’azzardo, con una bozza di legge che ne modifica la regolamentazione a tutela dell’intero comparto e dei minori, per il contrasto alle ludopatie e per valorizzare l’importanza della filiera nell’economia itali
Il gioco d'azzardo è pronto alla rivoluzione: tutte le novità della Legge Delega

Il neo Governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di restaurare il comparto del gioco d’azzardo, con una bozza di legge che ne modifica la regolamentazione a tutela dell’intero comparto e dei minori, per il contrasto alle ludopatie e per valorizzare l’importanza della filiera nell’economia italiana

Il neo Governo italiano, presieduto da Giorgia Meloni, ha introdotto una grande novità nella bozza di legge della riforma fiscale, attraverso una legge delega che riforma il mondo del gioco d’azzardo. La spinta al cambiamento è nata dalla consapevolezza dell’importanza dell’intero comparto nell’economia nazionale e dell'impellenza della manovra, già rimandata per troppo tempo. Ricordiamo, infatti, che un testo era già pronto a marzo 2022, ma la sua approvazione era sfumata con la caduta del governo Draghi.

La filiera del gioco pubblico riveste un ruolo primario nell’economia nazionale, come emerge dai risultati dell’ultimo Libro Blu, con un gettito erariale annuo pari a 11 miliardi di euro e l’offerta di posti di lavoro a 150mila operatori specializzati attivi nel settore. Per queste ragioni, è da anni che si insegue la necessità di nuove norme sia per mantenere aggiornata la regolamentazione del settore, sia per tutelare i giocatori promuovendo il gioco sano e allontanando i rischi derivanti dalle ludopatie.

La prima novità rispetto ai precedenti tentativi operati dagli scorsi Governi risiede nei punti di riferimento che guideranno la riforma: si tratta del viceministro Maurizio Leo insieme al capo di gabinetto, il giurista e Consigliere di Stato Italo Volpe, profondo conoscitore del settore grazie al suo passato alle Dogane e al legislativo finanze.

Entro maggio, il cronoprogramma prevede l'approvazione della legge delega in Parlamento, dopodiché si darà il via al lavoro sui decreti delegati per un’operazione che, per diventare esecutiva, avrà bisogno di almeno un paio d’anni. Il riassetto manterrà il modello organizzativo esistente, fondato sul regime concessorio e autorizzatorio, con l’introduzione però di numerose modifiche su vari aspetti, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblici, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose e per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario sui giochi.

Maggiore tutela per i soggetti più deboli

La prima mission è quella di aumentare la tutela dei soggetti più deboli e in particolar modo i minori, rendendoli edotti dei rischi connessi al gioco d’azzardo, in un’ottica di contrasto della ludopatia e del gioco illegale. Sono previsti la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, l’obbligo della formazione continua dei gestori e degli esercenti, il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione dal gioco - già esistenti per il gioco a distanza - , caratteristiche minime che devono possedere le sale e gli altri luoghi in cui si offre gioco e il divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente a minori di 18 anni.

Regole uniformi sul territorio nazionale: addio alla frammentarietà esistente

Verranno inoltre introdotte nuove regolamentazioni nazionali, uniformi per tutte le regioni, eliminando così le disparità e la frammentazione emerse negli ultimi decenni a causa della gestione soggettiva degli enti locali. Distanze e luoghi sensibili verranno dunque ridefiniti in base a un criterio unificato e trasparente, che mira a trovare un punto di equilibrio fra permissione e limitazione del gioco, per l’istituzione di un regime di responsabilizzazione del concessionario e/o del titolare del punto di offerta di gioco. Sarà necessaria una sinergia sempre maggiore tra le parti, con una crescente collaborazione tra Stato ed enti locali, che avranno come sede di confronto istituzionale la Conferenza Unificata.

Più controlli: concessioni, tassazione e gioco online

Grande attenzione è dedicata al sistema concessorio e alla normativa inerente ai requisiti di onorabilità dei soggetti che controllano o partecipano, direttamente e indirettamente, alle società concessionarie.

Revisioni previste anche sulla tassazione dei singoli giochi, per assicurare un riequilibrio del prelievo fiscale, distinguendo quello di natura tributaria in funzione delle diverse tipologie di gioco pubblico e per armonizzare le percentuali di compenso dei concessionari.

Programmati inoltre, numerosi controlli annuali per il contrasto al gioco illegale in particolare verranno istituiti nuovi poteri di controllo sul gioco a distanza, offerto dai casinò online italiani.

Maggiori controlli previsti anche per le certificazioni dei concessionari con una costante revisione della qualifica degli apparecchi di intrattenimento e degli stessi punti vendita, con una graduale transazione verso apparecchi che consentono il gioco solo da ambiente remoto facenti parte di sistemi di gioco non alterabili, in luoghi sempre sicuri e controllati.

Infine, entro il 31 dicembre di ogni anno, il MEF dovrà presentare alle Camere una relazione sul settore del gioco pubblico e lo stato delle concessioni, i volumi di raccolta, i dati dei risultati economici ottenuti e i progressi in materia di tutela dei consumatori di giochi e della legalità.

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 6+
Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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