Come ogni autunno, è tempo di Manovra. E come ogni Manovra che si rispetti, torna prepotente l’aumento del PREU.
Nel Documento Programmatico di Bilancio 2020, presentato da Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, è emerso con tutta evidenza l’argomento revisione della tassazione sui giochi, con una specificazione perentoria: viene aumentato, letteralmente, il prelievo erariale unico applicabile sugli apparecchi da intrattenimento.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge che introduce le urgenti disposizioni in materia fiscale e per esigenze indifferibili, e anche il Disegno di Legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per il prossimo 2020, comprendendo in questo l’intero triennio, fino al 2020. Chiaramente, tra le misure, viene presa in considerazione anche la lotta ed il contrasto all'evasione ed alla illegalità nel settore dei giochi, con l’istituzione di un Registro Unico degli operatori del gioco pubblico ed il blocco totale dei pagamenti per i soggetti che, dall'estero, operano senza concessione, pure tramite l’istituzione dell’agente sotto copertura.
Una notizia che consideriamo ottima anche per tutelare i casinò online che operano in maniera regolare nel nostro Paese e per implementare la sicurezza degli oltre tre milioni di utenti che quotidianamente si collegano alle piattaforme di gioco.
Come crescerà il gettito dei Giochi nei prossimi tre anni
Ma vengono predisposti altri interventi minori nel settore. L’impasse finanziario che partirà nel 2020, è destinato a produrre effetti pari allo 0,031% del Pil in un solo anno. Con un gettito destinato a crescere ancora fino al 2020 e che nel prossimo anno porterà entrate per oltre 530 milioni totali. L’aumento del Preu sugli apparecchi di intrattenimento porterà quindi questa cifra, a salire, fino a 580 milioni nel corso del prossimo anno. L’incremento, secondo le stime del MEF, porterà gli effetti finanziari, nel 2021, a scendere poi allo 0,027 del Pil. Un intervento che garantisce maggiori entrate per 500 milioni. Nel 2022 invece, si tornerà a crescere, l’incremento di gettito si aggirerà tra i 580 e i 640 milioni (0,034 del Pil).
L'aumento del Preu genererà 500 milioni di euro
Dal prossimo 10 febbraio 2020, dunque, l’aumento del prelievo erariale unico andrà a gravare sulle AWP e le VLT: il prelievo, per le prime, passa dal 21,6 al 23%, per le seconde invece dal 7,9 al 9%. Una manovra con cui lo Stato conta di intascare 499 milioni subito, quasi cento in più a regime, nei prossimi anni. Una nuova, clamorosa stretta sul gioco legale e sul settore delle new slot, tartassate per portare maggiori risorse alla finanza pubblica. Il Decreto Legge, nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 è stato approvato, nonostante sia passibile di alcune modifiche ma il prelievo erariale unico appare sostanzialmente certo.
Tradotto in parole povere, si tratta del terzo aumento totale in un solo anno, per volontà della lotta all'azzardo voluta e portata avanti dal Movimento Cinque Stelle, per rimpinguare le casse dissestate dei due governi Conte. L’aumento delle aliquote applicate alla raccolta delle macchinette era già stato un duro colpo, col Decreto Dignità, affiancato poi dall'ultima Legge di Bilancio. Su AWP e VLT la raccolta prevede, inoltre, ulteriori aumenti, alcuni già definiti ed altri in via di definizione per gennaio 2021 /21,75% e 8%). L’aumento, che scatterà nel prossimo febbraio, è fissato, tra due anni, all’1,32% per le AWP e all’1,07% per le VLT, mentre nel 2021 l’aumento è rispettivamente pari a 1,25% per AWP e 1% per VLT.