Il 2021 è stato un anno con risvolti piuttosto positivi: rispetto a quanto emergeva dal Libro Blu 2020, è stato registrato un +16%, con proiezione sempre in crescita.
I 73 miliardi di euro entrati nelle casse dello Stato nel 2021, grazie all’attività di regolamentazione e vigilanza dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Stato (ADM), fanno ben sperare per il futuro. La maggior parte del gettito è dovuta alle accise del settore energetico, le quali hanno inciso nella misura di 30,6 miliardi di euro sul totale, e dalle operazioni di controllo doganale, pari a 18,3 miliardi.
Le accise sugli acquisti di tabacchi sono invece pari a 14,4 miliardi, mentre l’attività regolatoria del comparto dei giochi partecipa per la quota di 8,4 miliardi. A incidere in misura minore sono invece le accise sugli alcolici, pari a 1,4 miliardi.
Sono questi i numeri che emergono dal Libro Blu 2021, la relazione annuale attraverso la quale l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli rendiconta i risultati della propria attività gestionale e di vigilanza.
Settore in continua crescita, ottime prospettive per il 2022
Il direttore generale di ADM, Marcello Minenna, durante la presentazione del report, si è espresso con una certa soddisfazione in riferimento ai risultati del Gioco Pubblico: “Risultati eccellenti sono stati conseguiti nel settore del Gioco Pubblico, dove l’innalzamento dei livelli di controllo e dell’azione di contrasto all'illegalità realizzato nel corso del 2021 in stretto coordinamento col CoPReGI (il Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco Illegale), ha reso possibile un cospicuo aumento della raccolta. Secondo stime preliminari, nel 2022 tale aumento dovrebbe attestarsi intorno al 30 per cento, per un controvalore complessivo di circa 135-140 miliardi di euro, record assoluto nella storia dell’Agenzia”.
Ricordiamo come la pandemia abbia inciso negativamente in tutti i settori, e quello del gioco non ha certo fatto eccezione. Ciononostante, nel 2021 i valori si sono dimostrati in crescita rispetto al 2020, confermando una notevole ripresa dopo l'emergenza Covid-19.
I dati raccontano, infatti, di una crescita del +25,98% per quanto attiene alla raccolta, +27,06% per le vincite, +19,60% per la spesa e +16,20% per l’Erario.
Anche dal punto di vista fiscale i dati sono confortanti, come si evince dal gettito totale di 8,41 miliardi di euro. Circa la suddivisione di questo importo, 2,3 miliardi sono pervenuti dagli apparecchi AWP, 1,73 miliardi dalle varie lotterie, 1,12 miliardi dal Lotto, 735 milioni arrivano dagli apparecchi VLT, 471 milioni dai giochi numerici a totalizzatore e 1,09 miliardi dagli altri giochi.
Il 2021 traccia il segno del ritorno alla normalità
Con la riapertura dei punti fisici, conseguente all'annullamento delle restrizioni pandemiche, l'affluenza del gioco sul territorio è tornata alla normalità. Come avevamo visto, coi punti retail chiusi, molti utenti erano migrati sui canali digitali: solo grazie alle piattaforme online ADM si era salvato il gettito erariale, risultato che ha consacrato, per la prima volta, il canale digitale come il più utilizzato dai giocatori.
Nel 2021, nonostante la permanenza di talune restrizioni, è stata registrata una crescita costante, con una media del 12,68% rispetto a quella del 2020. Si è, infatti, passati da 39,04 miliardi a 44 miliardi.
La divisione delle percentuali è emblematica: 48,36% per le “Lotterie”, 30,20% per il “Lotto” e 30,05% per i “Giochi numerici a totalizzatore”.
Non demorde tuttavia il gioco a distanza, che attraverso i migliori casino online ADM ha fatto registrare numeri in aumento: una percentuale del 36,53% rispetto al 2020, che ha normalizzato la situazione, passando dai 49,20 miliardi a 67,17 miliardi.
Conti di gioco in crescita: ecco chi sono i giocatori
È stato inoltre confermato il trend che già avevamo osservato ad aprile, ossia una costante crescita nell'apertura dei conti di gioco nel corso dell’anno, soprattutto fra i giovani tra i 18 e i 24 anni, che hanno acceso ben 1.360.612 account.
La stragrande maggioranza dei giocatori appartenenti a questa fascia è di sesso maschile (84,45%), mentre le donne ricoprono la restante, e ben più esigua fetta di utenti (15,55%).
Le quote rosa però salgono nelle fasce di età più avanzate, cioè 55-64 anni, 65-74 anni, e over 75.
Lotta all'illegalità nel web
Contribuisce agli ottimi risultati descritti nel report anche l’attività di vigilanza e contrasto all'illegalità messa in campo da ADM, nella misura dell’11%. È questa, infatti, la percentuale aggiuntiva che ha raggiunto le casse dello Stato proprio grazie al controllo di 10.874 siti web e all’inibizione di 197 piattaforme non autorizzate a operare.