Non sappiamo se l’origine del termine fosse “generale supremo” o “comandante in capo”, fatto sta che quella dello shogun è una figura magica, che mette le radici nella storia per confondersi nel mito. E per trovare, oggi, una nuova vita nel grande universo del gioco.
Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire, in via preliminare, che cosa si intende per shogun, perché è qui che risiede il primo tassello del suo successo di oggi. Gli shogun erano dei governanti militari, nati in Giappone durante il Medioevo, precisamente nel periodo feudale, ma attivi in una fascia temporale che inizia nel 1170 e va a finire in piena età contemporanea, alle porte del Novecento: gli ultimi shogun, infatti, li troviamo nel 1868. Che cosa facevano? Erano i depositari del potere, un po’ re un po’ capi di stato, governavano grazie alla loro forza militare e misero fine a secolari dispute regionali e locali, garantendo al Giappone un periodo di grande stabilità politica.
Abbiamo capito che controllo del territorio, forza militare, abilità politica e diplomatica erano delle caratteristiche fondamentali di queste figure e non dobbiamo stupirci, allora, se uno dei videogiochi di strategia di maggiore successo porta proprio il nome di “Shogun: Total War”. Si tratta di una vera e propria chicca del settore: giudicato come “Strategico dell’anno” per il 2000, in un solo mese ha venduto quasi 400 mila copie nel mercato statunitense. Firmato dalla The Creative Assembly, permette ai giocatori di calarsi nel panorama del Giappone feudale proprio con l’obiettivo di diventare shogun, ed è stato seguito dal nuovo capitolo “Shogun 2” nel 2011. Una particolarità della creazione di questo videogame è la precisione e l’accuratezza della ricostruzione storica, dal momento che la casa di produzione si è avvalsa della collaborazione del Professor Stephen Turnbull, docente di religione giapponese ed esperto di storia e tradizione locale presso l’Università di Leeds.
L’alone di mistero e di lealtà che aleggia su questa figura, per alcuni versi simile al samurai, l’altra casta elitaria e guerriera giapponese, ha contribuito al moltiplicarsi delle sue apparizioni nei media moderni tra manga, serie tv, film e anche slot machine online con soldi veri. Uno dei nuovi titoli lanciati da Betflag, ad esempio, porta il nome proprio di “Sword of Shoguns” e permette al giocatore di fare un salto nel passato, trovando atmosfere, scenari, oggetti e ambientazioni tipiche del Sol Levante.
Ma se il mondo degli shogun è quello della tradizione e del passato, parlando di gaming non possiamo non citare un altro esempio del suo successo, guardando però ad una dimensione diversa, non digitale e non online: quella dei giochi da tavolo. “Shogun” è infatti il titolo di uno strategico pubblicato da Queen Games, ideato da Dirk Henn e illustrato da Michael Menzel, che ha come obiettivo quello di conquistare le regioni avversarie. La prima edizione è del 2006 e permette di giocare fino ad un massimo di 5 persone.
Un altro esempio di come certe figure del passato non smettano mai di stupire. Al pari dei cavalieri e dei gladiatori, anche gli shogun si ritagliano la loro fetta di egemonia. Proprio come nel Giappone feudale.