Quella di ieri è stata una lunga ed intensa giornata per tutti i lavoratori del settore del gioco legale in Regione Puglia. Un cinque giugno cominciato col fermento del mattino, con lo sciopero dei lavoratori del comparto, voluto dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil Puglia, Fisascat Cisl Puglia e Uiltucs Uil Puglia a Bari, proseguito poi, con vari ritardi, nella seduta del consiglio regionale volta ad esaminare la proposta di legge sul gioco a firma dei consiglieri Enzo Colonna, Cosimo Borraccino, Sebastiano Leo e Domenico Santorsola, tutti appartenenti al gruppo “Noi a Sinistra per la Puglia”.
Due ore di dibattito acceso che hanno portato alla modifica della normativa sul gioco in Regione, con vari emendamenti che hanno salvato i posti di lavoro e le attività esistenti. Il distanziometro, difatti, è stato ridotto da 500 a 250 metri ma con la salvaguardia degli esercizi già esistenti che sorgono entro le distanze minime, per i quali non è più previsto alcun termine ultimo di decadenza.
Modifica ed integrazioni alla legge regionale n. 43/2013 'Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)'
Puntuali come promesso, il gruppo di consiglieri regionali aveva chiesto ed ottenuto la calendarizzazione all'ordine del giorno per il 5 giugno della proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 13 dicembre 2013, n.43”, con al terzo punto dell'odg il contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico.
Le modifiche alla Legge Regionale Puglia sul gioco d'azzardo sono state approvata nella seduta di ieri: 37 i voti favorevoli contro i 6 contrari (del MoVimento 5 Stelle) per un totale di 43 voti.
Questi gli articoli chiave della nuova Legge Regionale:
- Al primo articolo della proposta di legge, fuori dai casi previsti, l’autorizzazione all'esercizio è tassativamente vietata nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore a 250 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici, di culto o qualsivoglia tipo di esercizio giudicato sensibile. L’ampliamento dei locali superiore al 50% della superficie esistente o il trasferimento dell’attività in altro locale è equiparato a nuova apertura. I gestori dei centri scommesse e tutto il personale che vi opera dovrà frequentare, con periodicità biennale, corsi di formazione organizzati dalle ASL e dal altri soggetti che saranno individuati con provvedimento della Giunta regionale. La Giunta regionale, inoltre, promuoverà la stipula di apposita convenzione tra Regione, Forze dell'ordine, concessionari di giochi e scommesse e ASL , finalizzata all'attivazione di una serie di iniziative nell'ambito della prevenzione, della vigilanza e del contrasto alla violazione delle norme nazionali e regionali in materia.
- Nell'articolo 2 si vieta tassativamente, all'esterno di locali ospitanti case da gioco, qualunque forma di esposizione di cartelli, manoscritti, proiezioni che pubblicizzino vincite di qualunque importo.
- All'articolo 3, invece, si sottolinea come la Regione promuova accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale e regionale per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione per il divieto di spazi pubblicitari relativi al gioco.
- Nell'articolo 4 viene ribadito che nessun contributo o beneficio economico può essere erogato dalla Regione Puglia per favorire emittenti televisive a diffusione locale e/o regionale che trasmettano messaggi pubblicitari per la promozione di giochi che possano contribuire a sviluppare dipendenze.