La 35ª edizione di Enada, che si è tenuta a Rimini dal 14 al 16 marzo, è stata un successo di pubblico. Rispetto allo scorso anno, infatti, vi è stato un aumento del 25% di operatori professionisti. Questa edizione ha presentato diverse novità che hanno confermato come il settore del gaming sia sempre più in crescita. La manifestazione è organizzata da Italian Exhibition Group e promossa da SAPAR, in collaborazione con le principali associazioni del settore. Tale edizione ha segnato anche un maggior rapporto di collaborazione tra gli operatori e le istituzioni come testimoniato dai diversi tavoli di confronto che si sono tenuti.
Giochi multicanale: l'Innovazione nel settore del gaming Fisico dopo la pandemia
Uno dei temi maggiormente discussi a Enada è stato quello relativo al futuro del gaming fisico. Senza dubbio questo è il settore che ha maggiormente risentito del periodo di pandemia. Secondo gli operatori, però, si va verso una mutazione dei canali distributivi. Il futuro sarà composto da un portafoglio di giochi disponibili su più canali, grazie alle quali i giocatori potranno scegliere tra offerte per terminali dedicati, con grafiche di alta qualità, più monitor, comode sedute e una plancia comandi sempre più performante. Ciò significa che la rete fisica usufruirà di un maggior uso di piattaforme da remoto e sistemi tecnologici più evoluti, cercando di emulare tutte le caratteristiche e funzionalità già presenti nei migliori casinò online italiani.
Il potenziale degli esports: impatto economico diretto e indiretto nel mercato italiano
Altro tema che si è affrontato è quello relativo ai giochi senza vincita, in particolar modo di Esports. In Italia questo settore è in grande ascesa. Secondo gli ultimi dati raccolti dallo studio “Landscape del settore esports in Italia”, il quale è stato commissionato da IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), l'ammontare dell’impatto economico complessivo generato dagli Esports nella nostra nazione è stato stimato in 47 milioni di euro. Lo studio ha anche diviso tra impatto economico diretto e indiretto. Il primo è quello correlato all’occupazione generata dal settore, che è stato stimato in 38 milioni di euro, ben 8 in più rispetto alla rilevazione precedente.
Il secondo fa riferimento a servizi ausiliari e merchandising, il cui impatto ammonta a circa 10 milioni di euro. Ciò evidenzia come questo settore abbia ancora importanti margini di crescita.
I problemi del gioco terrestre e il rapporto con la politica
Domenico Distante, presidente Sapar (Associazione Nazionale Gestori Giochi di Stato) si è detto soddisfatto del successo di questa edizione di Enada, ma ha anche tracciato un bilancio sul futuro del gioco terrestre e sul rapporto di quest'ultimo con la politica. Il presidente ha dichiarato che, oltre alla confusione normativa dovuta alle tante norme locali dettate da Regioni e Comuni, esiste anche un problema economico, dovuto al difficile rapporto con il mondo del credito. Molte aziende, infatti, si vedono chiudere i conti anche senza alcuna spiegazione, solo per un pregiudizio moralistico nei confronti di questo settore, che pure opera per conto dello Stato.
Distante ha teso comunque una mano al governo, affermando di attendere come si vorrà intervenire nel riordino del settore.
Questo è uno dei temi più caldi che il governo Meloni dovrà affrontare nella sua legislatura. La legge delega approvata dal Consiglio dei Ministri comprende infatti anche delle norme inerenti al gioco d'azzardo. Parliamo di un settore che produce 11 miliardi di euro l'anno per l’Erario e che dà lavoro a oltre 150.000 persone.
Le nuove norme stabiliscono che gli operatori di gioco resteranno i due pilastri del sistema: l'uno rilasciato dall'Agenzia delle Dogane e l'altro dalle questure. Inoltre, verrà stabilito un distanziometro a livello nazionale che, in assenza di una regola organica, avrà il compito di rimettere ordine tra la miriade di norme a livello regionale e locale che non fanno che aumentare il caos, sia tra gli operatori che tra i consumatori, imponendo distanze minime e limiti orari a chi gestisce le scommesse.
Altra norma che dovrebbe servire a contrastare il gioco patologico è quella che prevede misure come la “diminuzione dei limiti di giocata e di vincita” e il rafforzamento dei meccanismi di auto-esclusione. In arrivo anche le più sicure slot machine con controllo da remoto e la concentrazione del gioco in ambienti “sicuri e controllati”.
Diversi operatori del settore si sono detti favorevoli a questo riordino che dovrebbe favorire maggior chiarezza. Sarà la volta buona per sistemare un settore troppo spesso penalizzato?