Recentemente è stato presentato l'ultimo rapporto condotto dall'Osservatorio sul gioco pubblico di SWG dal titolo «Giocare da grandi. Gioco pubblico e altre forme di intrattenimento». L'indagine è stata condotta intervistando oltre 3.000 persone e chiedendo a 400 di esse, dichiaratisi giocatori, quanto hanno speso per giocare. Ne è uscito fuori un quadro particolarmente interessante, sia riguardo le abitudini di gioco, sia riguardo il comportamento degli operatori.
L'identikit del giocatore e le tipologie di gioco preferite secondo SWG
Dall'indagine condotta da SWG è venuto fuori un identikit preciso del giocatore. Si tratta per lo più di uomini (59% degli intervistati), con un'età compresa tra i 55 e i 70 anni (51%), che hanno un impiego stabile (62%) e vivono per lo più al Nord (40%). Insomma, l'indagine ribalta lo stereotipo del giocatore italiano inoccupato che vive al Sud e gioca per cercare di uscire dalla condizione di disagio in cui si trova. Va detto nel Sud si gioca comunque parecchio (38% degli intervistati), ma gli inoccupati che giocano, stando alla ricerca, sono solo il 4%.
Per quel che riguarda le tipologie di gioco preferite, l’80% dei giocatori gioca al GrattaeVinci e SuperEnalotto. A seguire Lotto e scommesse in agenzie, mentre il 46% ha fatto scommesse online.
Va aggiunto che il 50% degli intervistati ha ammesso di giocare al GrattaeVinci più volte al mese. Discorso simile per il Superenalotto con più della metà degli intervistati (53%) che gioca con una certa frequenza, mentre solo il 25% gioca frequentemente al Lotto.
Cresce invece, la percentuale di chi gioca più volte al mese scommesse, che supera chi preferisce giocare in ricevitoria (26% contro 14%).
In linea generale i giochi su piattaforme online hanno coinvolto più del 30% degli intervistati, sinonimo di come nuove abitudini stiano avanzando, ma le vecchie non muoiano. La conferma arriva dal fatto che il 50% gioca in entrambe le modalità.
Lo studio della spesa medie dei giocatori
Un altro dato molto interessante uscito fuori dalla ricerca di SWG riguarda la spesa media dei giocatori. Mediamente questa si aggira sui 113,74 euro al mese a fronte di una vincita media percepita di 87,26 euro. Ciò significa che ogni giocatore perde circa 25,48 euro ogni mese, un dato nettamente inferiore rispetto ad altri studi statistici la cui attendibilità lascia a desiderare.
Andando più nello specifico, il 17,7% dei giocatori dice di spendere circa 20 euro al mese, ma pensa di vincere di più, circa 150 euro, mentre il 30,3% afferma di spendere una cifra che oscilla tra i 21 e i 50 euro mensile, a fronte di una vincita percepita di circa 100 euro. Il 21,9%, spende, invece, tra i 51 e i 100 euro a fronte di una vincita percepita di circa 90 euro. Il dato più interessante è però rappresentato dal 30,1% che spende più di 100 euro a fronte di una vincita percepita di quasi 70 euro.
Va detto che la spesa percepita è molto diversa a seconda della tipologia di gioco. Ad influire sul dato sono le caratteristiche e la psicologia del giocatore.
Ciò che emerge è un quadro in cui l'abitudine di gioco fa crescere il rischio economico. Un aspetto che vale la pena sottolineare è che c'è comunque consapevolezza della perdita: il 23% degli intervistati afferma infatti di avere vinto più di quello che ha speso, il 76% riconosce di avere perso del denaro.
L'approccio al gioco degli italiani
L'indagine condotta da SWG mette in evidenza un aspetto molto spesso sottovalutato, ovvero come gli italiani si approcciano al gioco. Il 70% dei giocatori ha dichiarato di essersi divertito a giocare «molto o abbastanza», mentre solo il 28% pensa di essere stato fortunato ed il 31% di aver dedicato troppo tempo al gioco.
Inoltre, chi gioca ai giochi con denaro, si diverte anche con quelli senza denaro. Il 62% dei giocatori ha infatti giocato più volte con il cellulare a giochi senza vincita in denaro, come le slot machine gratis, mentre il 44% preferisce cimentarsi con console come Playstation e Xbox. Infine, il 46% ha giocato a qualche gioco di società con gli amici e il 61% si è cimentato con le carte. Non manca anche chi ha giocato con giochi di carte collezionabili (27%).
Ciò significa che gli italiani amano giocare a prescindere dal fatto che si vinca o no del denaro. A loro interessa più l'aspetto emozionale e ludico che quello economico.