La Relazione sull'attività della Dia per il secondo semestre 2022, trasmessa al Parlamento, ha posto la lente d'ingrandimento sul gioco d'azzardo illegale, soprattutto per quel che concerne il comparto online.
Stando a quanto riportato nel documento, la criminalità organizzata giudica il gioco d'azzardo ideale per costituire società fantasma con sede legale nei paradisi fiscali, allo scopo di far nascere un mercato parallelo a quello lecito. Scopo di queste azioni è quello di realizzare «smisurate forme di guadagno e, nel contempo, riciclare cospicue attività di denaro».
Nel documento vengono presi in esame i vari sodalizi criminali italiani che vedono nel gioco d'azzardo un modo molto redditizio di far soldi illegalmente. Secondo la relazione della Dia, nel solo secondo semestre del 2022 sono state selezionate 11144 Sos (Segnalazione di operazioni sospette), ovvero circa il 15% delle 73037 pervenute. Di queste, 21992 avevano attinenza diretta con attività mafiose, mentre 8.952 erano riconducibili ai cosiddetti reati spia, ovvero crimini indicatori di violenza di genere.
Un dato che merita delle riflessioni è quello che riguarda i reati finanziari e bancari, ovvero il 78% delle segnalazioni totali. Gli altri operatori finanziari incidono, invece, per il 13% circa. Seguono, a notevole distanza, gli operatori di gioco e scommesse (4%), i professionisti (3%) e gli altri operatori non finanziari (2%.
Il documento analizza anche i motivi per cui il gioco d'azzardo attiri tanto la criminalità organizzata, affermando che, soprattutto attraverso l'online, l'azzardo garantisce elevatissimi profitti a fronte di rischi molto modesti.
Leggi anche > Gioco D'azzardo: L'UIF Stabilisce Nuovi Indicatori Per La Rilevazione Di Operazioni Sospette
Il piano di riordino dell'azzardo secondo il ministro Giorgetti
Il contesto sopra esplicitato ben si combina con la grande confusione che da tempo regna in materia di azzardo.
Ormai da diverso tempo si attende un piano di riordino dell'azzardo che riformi il settore e aiuti a combattere l'illegalità.
Recentemente il Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha pubblicato sul sito della Camera dei deputati l'atto di indirizzo sull'attività delle agenzie fiscali. Nel documento è presente anche una parte concernente la regolamentazione del gioco d'azzardo.
Nel suddetto atto si fa esplicito riferimento alle «azioni finalizzate a presidiare le esigenze di legalità negli ambiti di intervento dell'Amministrazione finanziaria, con particolare riguardo alle operazioni doganali e al settore dei giochi pubblici, comprese quelle dirette a contrastare fenomeni criminali connessi».
Secondo il documento uno dei primo obiettivi che andrà perseguito sarà quello di «elevare la qualità dell'offerta dei giochi pubblici e assicurare un ambiente di gioco sicuro, combattendo quello illegale», allo scopo di proteggere i soggetti più vulnerabili.
Per raggiungere tali obiettivi verrà promossa un'attività di studio e analisi allo scopo di formulare delle proposte normative che contribuiscano alla realizzazione di una riforma generale del gioco pubblico.
Due sono i passaggi del documento che meritano, però, maggiore attenzione. Nel primo si afferma che il Governo ha intenzione di tutelare il gioco pubblico, nel quale rientra il segmento dei casinò online italiani, per far modo che questo continui «a garantire l'attuale gettito erariale, eliminando i rischi connessi al disturbo da gioco d'azzardo».
Il secondo è quello in cui viene dichiarato che l'ADM sarà autorizzata a fornire al Ministero l'aiuto necessario per la regolamentazione del settore dei giochi «anche attraverso la conoscenza delle abitudini di gioco della popolazione».
Questi passaggi sono fondamentali perché evidenziano come il Governo, dopo anni di battaglie nei confronti dell'azzardo, si sia reso conto dei vantaggi economici che porta alle casse dell'Erario e abbia deciso quindi di attuare una riforma che non miri a penalizzare il settore, ma lo aiuti, combattendo l'illegalità.
I prossimi passaggi dovrebbero quindi portare ad un efficientamento e razionalizzazione del comparto al fine di contrastare l'illegalità e aumentare la sicurezza. Va in questa direzione l'assegnazione delle nuove concessioni per la raccolta dei giochi, mediante le adeguate procedure.
Qualcosa dunque, si sta muovendo dopo anni di immobilismo.