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Gioco d'azzardo in Italia: entrate fiscali record ma fondi per la prevenzione ridotti

La nuova Legge di Bilancio 2025 allarma esperti e associazioni, rischiando di compromettere progetti essenziali di cura e sensibilizzazione sulla ludopatia.
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Silvia Urso
17 gen 2025
Gioco d'azzardo in Italia: entrate fiscali record ma fondi per la prevenzione ridotti

La Manovra Finanziaria 2025 intende rimodellare l’assetto normativo del comparto scommesse e casino online in Italia, producendo effetti tangibili sia economici sia sociali. Tra le novità, spiccano l’estensione temporale delle licenze, il riordino delle risorse destinate alla lotta contro le dipendenze, e il potenziamento del gettito tributario legato al settore. I principali interventi riguardano:

  • Proroga delle concessioni
  • Riorganizzazione dei fondi per le dipendenze
  • Incremento delle entrate fiscali
  • Soppressione dell’Osservatorio sul gioco d’azzardo
  • Cambiamenti nei criteri di regolamentazione
  • Focus sull’espansione online

Tra le innovazioni più rilevanti figura il prolungamento delle autorizzazioni per il gioco fisico. Le licenze, prossime alla scadenza il 31 dicembre 2024, abbracciano scommesse, bingo e dispositivi ricreativi. Queste sono state protratte sino al 31 dicembre 2026, segnando una transizione temporale significativa. La misura intende preservare la funzionalità degli operatori, in attesa di una revisione strutturale del regime concessorio. 

La manovra elimina il Fondo dedicato di 50 milioni l’anno per contrastare e trattare il disturbo da gioco patologico. In sua sostituzione nasce un Fondo per le dipendenze croniche, con una disponibilità annua di 94 milioni di euro. Questa nuova risorsa copre diverse forme di dipendenza: uso di droghe, abuso di alcol, dipendenza digitale e ludopatia. Solo il 34,25% dei fondi confluisce nei programmi regionali per il gioco problematico, riducendo il budget di quasi 20 milioni. Il cambiamento ridisegna priorità e destinazioni, frammentando gli interventi tra vari ambiti critici.

L’esecutivo intende ampliare il gettito fiscale mediante interventi sulle autorizzazioni legate all’industria del gioco d’azzardo. Il Documento Programmatico di Bilancio trasmesso a Bruxelles prevede ricavi stimati in circa 4 miliardi di euro nel 2025. Questa cifra, pari allo 0,2% del PIL, deriva da modifiche normative su istituti di credito, polizze assicurative e licenze ludiche. L’azione si inscrive in una strategia di ottimizzazione delle entrate, mirando a settori strategici e diversificati.

Com'è noto, dunque, in Italia, il settore dell’iGaming continua a manifestare una crescita costante. Nel 2024, il volume totale si è avvicinato ai 160 miliardi di euro, con un incremento del 9% rispetto ai numeri del 2023. Parallelamente, emerge una netta inclinazione verso l’ambiente digitale: il 56,4% dei giocatori opta per piattaforme online. L’accessibilità crescente di questi strumenti favorisce una migrazione costante verso il mondo virtuale. Le revisioni normative hanno alimentato timori tra le organizzazioni impegnate nella prevenzione delle dipendenze. La riduzione dei finanziamenti specifici per la ludopatia e la soppressione dell’Osservatorio sul fenomeno sono percepite come regressioni. Tali cambiamenti potrebbero minacciare gli interventi di prevenzione e trattamento, specialmente nelle aree più colpite da queste problematiche. 

Silvia Urso

Ruolo: Head of Content
Esperienza: 5+ anni
Specializzazione: Recensioni giochi e casinò

Gambling analyst con oltre 5 anni di esperienza nel settore del gioco legale italiano. Si occupa della coordinazione della redazione di Giochi di Slots, oltre a collaborare con numerosi quotidiani online.

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