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Sisal Talk 2023, gli spunti più interessanti dell’incontro su innovazione e sostenibilità

Si è tenuto in questi giorni il “Sisal Talk”, l’ennesima dimostrazione dell’impegno che Sisal ha stretto sulla via della sostenibilità, avviando questa kermesse al fine di rafforzare il dialogo con gli stakeholder sui temi chiave delle strategie di crescita nel lungo periodo. Non è un caso
Sisal Talk 2023, gli spunti più interessanti dell’incontro su innovazione e sostenibilità

Si è tenuto in questi giorni il “Sisal Talk”, l’ennesima dimostrazione dell’impegno che Sisal ha stretto sulla via della sostenibilità, avviando questa kermesse al fine di rafforzare il dialogo con gli stakeholder sui temi chiave delle strategie di crescita nel lungo periodo. Non è un caso che il titolo del talk sia quantomai eloquente: “L’innovazione come leva di uno sviluppo sostenibile”. 

Tra gli interventi, alcuni meritano una riflessione particolare. Sia in ottica di innovazione tecnologica, sia soprattutto in ottica sostenibilità, giacché non è più comprensibile, nel mondo contemporaneo, una componente senza l’altra.

Tra gli interventi al Sisal Talk va menzionato quello di Alessia Silvestro, Sustainability & ESG Reporting Manager del gruppo Sisal, che ha parlato di come per l’intero team negli anni è aumentata l’attenzione sul concetto di responsabilità poiché, come da lei stesso sottolineato “comunicare crea valore”. La Silvestro ha poi evidenziato quali saranno gli obiettivi ed i trend del futuro, sempre in ottica di una concreta sostenibilità. Il riferimento è all’avvio di questo enorme progetto, partito nel 2019 con percorsi di digitalizzazione ed internazionalizzazione che hanno permesso a Sisal di raggiungere milioni di persone.

Restano dei problemi aperti: uno su tutti riguarda la poca concentrazione di personale di sesso femminile all’interno delle aziende. Lo ha sottolineato, nel caso in questione, Laura Nacci, Direttrice della Formazione di SheTech, parlando di come la poca presenza femminile in certe aziende abbia un impatto non solo culturale ma anche sociale ed economico. Perché, secondo Nacci, tutto è “in funzione dell’essere umano di sesso maschile”. Lo dicono i dati: i manichini dei crash test nel settore automotive sono tutti maschi, senza alcun manichino che riproduca il sesso femminile. Inoltre, le donne sono penalizzate anche sul fronte delle digital skills, senza le quali oggi è impraticabile qualsiasi discorso di parità di genere. 

Tra gli spunti anche, e soprattutto, un focus sulla tecnologia e l’innovazione, che è praticamente perenne. A parlarne è stato il Professor Stefano Mainetti, docente al Politecnico di Milano, per il quale fondamentale – in ottica di sostenibilità – resterà un logico distacco dalla tecnologia: “Evitare che questa sopraffaccia l’agire umano” – ha sottolineato Mainetti, ribadendo come sia centrale mantenere al centro di ogni processo l’uomo e la sua dimensione. 

Il rischio, ovviamente, è stato grosso, soprattutto nel passato recente. L’utilizzo delle tecnologie resta necessario e centrale, ma non deve sfuggire di mano e il controllo è responsabilità di tutti. La comunicazione, a dire del professore, resta centrale soprattutto se fatta in chiave più umanistica. Senza i pregiudizi di un tempo, la tecnologia può essere ancora più alleataIn particolare l’Intelligenza Artificiale, conclude Mainetti, una questione oggi sentita su cui occorre sensibilizzare e ragionare da qui al lungo periodo.

Natalia Chiaravalloti

Ruolo: Senior Content Manager
Esperienza: 6+
Specializzazione: Recensioni casinò e news

Esperta nei processi formativi e copywriter specializzata nel settore dei giochi online. Collabora con diversi brand del gambling nella creazione di articoli e recensioni sui migliori operatori di gioco italiani e spagnoli, oltre che ad essere Head Writer di Giochi di Slots.

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