Il Sapar (Servizi apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative) ha recentemente presentato un interessante report, in cui analizza la situazione del gioco in Italia. Diversi sono i motivi di interesse dello studio, ma due in particolare meritano un'analisi approfondita: la situazione del gioco online legata ai minori e la stratificazione del settore terrestre sul territorio italiano.
Prima di passare a questa analisi è giusto ricordare che in Italia la situazione legata all'azzardo è molto diversa dal resto dell'Europa. Da noi, infatti, la raccolta di gioco con vincita in denaro è riservata allo Stato e alle imprese private che operano nel settore. Inoltre, vi è un rigido sistema di concessioni ed autorizzazioni, - di cui godono anche i casinò online AAMS -, che non dà margine alle imprese. Infatti le aziende del settore svolgono un servizio pubblico, ma non gestiscono un prodotto del quale possono determinare il contenuto. Quest'ultimo è stabilito direttamente dalla legge e dai regolamenti della Amministrazione competente, ovvero dal MEF.
I giovani e il gioco online
L'analisi dal Sapar ha innanzitutto analizzato la situazione del gioco online tra i giovani nel 2023, confrontandolo con quella del 2021.
Il primo dato che balza agli occhi è la crescita del numero di giocatori. Nel 2021, i ragazzi che non giocavano mai era il 94%, percentuale che due anni dopo è scesa all'87%.
Va aggiunto che è salita dall'1 al 3% la percentuale di coloro che giocano una o più volte alla settimana e di coloro che giocano due o tre volte a settimana. Altro dato che merita una riflessione è l'aumento dal 4 al 7% dei ragazzi che giocano in media da 1 a 12 volte l'anno.
Da ciò si evince che il gioco online attrae sempre più i giovani. Il principale motivo è dato dal fatto che l'online è accessibile a tutti e non esistono barriere d'ingresso, dunque i ragazzi sono maggiormente vulnerabili ed esposti alla miriade di offerte che sono presenti in rete.
Se si analizzano i dati dal punto di vista territoriale si scopre che, contrariamente a quanto si pensa, si gioca più nel Centro Italia. Infatti, il 6% dei giovani che abitano nel Centro Italia giocano una o più colte alla settimana, contro l'1% del Nord e il 2% del Sud.
In generale, tra gli intervistati, il 90% di giovani che abitano nel Sud Italia dichiarano di non aver mai giocato online, contro l'86% del Nord Italia e l'85% del Centro.
Curiosa risulta essere anche la divisione per genere dei giocatori. Infatti, tra i giovani le ragazze giocano con più frequenza dei ragazzi. Il 6% delle intervistate dichiara di giocare una o più volte a settimana, contro l'1% dei ragazzi, mentre il 4% delle ragazze afferma di giocare 2o 3 volte al mese contro il 2% dei maschi.
Curioso è anche il dato di chi dichiara di non aver mai giocato online. In questo caso l'80% sono ragazze e ben il 93% ragazzi.
Per quel che riguarda età e grado di istruzione dei giocatori, la maggioranza di coloro che hanno giocato almeno una volta ha dai 15 ai 18 anni (17%) e frequenta le superiori (18%). In media questa tipologia di ragazzi gioca online dall'una alle 12 volte l'anno (10%).
La mappa del gioco terrestre
Molto interessante risulta essere anche la stratificazione del gioco d'azzardo in Italia, estrapolata analizzando il Libro Blu 2022.
In questo caso i dati aiutano a capire quali sono i giochi più diffusi in Italia. Ebbene, nel nostro Paese, a livello di settore terrestre, nel 2022 erano presenti 9.447 punti vendita di scommesse sportive che facevano capo a 214 differenti concessionari. I numeri impressionanti, ma non è il betting il settore più diffuso sul nostro territorio.
In Italia, infatti, erano presenti 51.169 esercenti di sale AWP, settore che dà lavoro a circa 150.000 persone. In generale le AWP presenti erano 256.252, ovvero quasi cinque volte gli apparecchi VLT che si assestano su 54.702. Le sale VLT erano invece 4.452 che fanno capo a 11 concessionari.
Diverso è il discorso per quel che riguarda gli apparecchi di intrattenimento, anche qui diamo su cifre importanti: nel 2022 erano 92.253.
Discorso a parte merita la categoria di Lotto, Lotterie istantanee e giochi a totalizzatore numerico. Qui il concessionario è lo Stato italiano e, complessivamente, gli esercizi presenti due anni fa erano 123.372.
Sarà interessante capire come si presentano ora le cifre che abbiamo elencato. Di certo è che l'Italia si presenta come una vera e propria «Eldorado dell'azzardo», nonostante un sistema normativo tra i più rigidi d'Europa e le difficoltà create dal Decreto Dignità.
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