Tramite la Direzione Generale del Mercato Interno, la Commissione Europea ha avviato una procedura di esame sulle osservazioni circa il decreto di regole tecniche che portano all'introduzione obbligatoria della tessera sanitaria per giocare a slot machine e videolotterie. Con il termine del procedimento, come previsto dalla normativa comunitaria che impone l’utilizzo della tessera sanitaria dapprima sulle VLT e poi sulle slot machine dal 1° gennaio 2020, sarà poi attuato il decreto voluto dal MEF per la sostituzione degli attuali apparecchi e l’introduzione, sul mercato, di quelli di ultima generazione.
A questo proposito, a titolo di denuncia, sono state accettate una serie di osservazioni sul decreto. Si parla, in questo caso, di segnalazioni sulla possibile criticità che potrebbe crearsi in netto contrasto con la normativa comunitaria. Specificamente ci si riferisce all'obbligo della tessera sanitaria e al fatto che potrebbe andare in contrasto, il suddetto obbligo, con le normative comunitarie e alle Direttive sulla cooperazione tra autorità nazionali garanti delle esecuzioni della normativa a tutela dei consumatori. I cittadini, comunitari o no, senza tessera sanitaria, o documento analogo, contenente codice a barre capace di individuare data di nascita, non avranno così accesso ai giochi. Un’altra grave violazione potrebbe portare alla nascita di una schedatura, memorizzata dentro la scheda di gioco e accessibile al produttore della scheda in caso che questa venga inviata alla riparazione. Oppure, in un’altra ipotesi, i dati potrebbero finire per diventare disponibili ai concessionari di rete senza il consenso del giocatore. Una chiara violazione. Nella denuncia viene evidenziato anche il rischio che con la tessera sanitaria si possa assistere a fenomeni di clonazione tramite software facilmente accessibili ed in commercio. Qualora la commissione decidesse di proseguire con la denuncia e avviare un processo di infrazione, lo scopo finale sarebbe quello di garantire che la legislazione dello Stato membro sia tout court conforme al diritto vigente in Unione Europea.
A questo proposito, il direttore dell’Ufficio Apparecchi dell’ADM, Antonio Giuliani, ha parlato dell’iter per la tessera sanitaria per le VLT dopo l’ok da parte di Bruxelles. “La norma, in assenza di altre osservazioni, può essere adottata e ciò avverrà nei prossimi giorni, di modo da consentire l’introduzione del lettore di tessera sulle VLT da gennaio 2020 come previsto dalla legge” - ha detto Giuliani, nel suo intervento al dibattito sulla tutela del consumatore organizzato lo scorso 15 maggio a Roma da Acmi Interactive. Per Giuliani si tratta di una misura che vuole rafforzare il livello di sicurezza e di controllo, anche per accattivarsi una parte dell’opinione pubblica sulla maggiore sicurezza delle VLT, esposte in ambienti di gioco anche accessibili da minori. Giuliani ha poi sottolineato come la tessera sanitaria sarà uno strumento unicamente utile per l’identificazione del giocatore e della sua età. Senza, cioè, identificare il giocatore interamente e dunque senza violare alcuna normativa sulla privacy.
Giuliani, in conclusione, ha anche parlato dell’immagine del gioco che traspare in Italia: "Quello che emerge parlando e ascoltando i dibattiti relativi al gioco pubblico è sempre il tema della percezione, completamente distorta, che ha l’opinione pubblica del mondo del gioco. Nonostante il surplus di norme e di leggi il gioco appare oggi quasi in preda a una derelegulation, che invece non esiste nei fatti. Ma se la percezione è quella di cui parliamo oggi, allora vuol dire che c’è un problema o quanto meno che non si sia fatto abbastanza nel comunicare e valorizzare le virtù di un sistema come quello del gioco pubblico che è in grado già oggi di garantire alto livello di sicurezza. Adesso ci saranno delle nuove misure mirate a incrementare ulteriormente il livello di sicurezza e sono sicuramente le benvenute, perché la sicurezza non si deve mai accontentare ma dovranno servire soprattutto a migliorare anche la percezione all’esterno”.